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Quando il diavolo diceva a Padre Amorth: “Ho paura della Madonna”

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Gelsomino Del Guercio - Aleteia - pubblicato il 26/06/17
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I dialoghi privati tra Satana e Padre Gabriele Amorth. Il diavolo e il più noto degli esorcisti. In più occasioni si sono fronteggiati. Amorth lo ha ascoltato: discussioni dure, aspre, piene di bugie. Perché l’azione del demonio si fonda sulla menzogna.

LA REPLICA DEL DIAVOLO

Scriveva Fabio Marchese Ragona, curatore del blog Stanze vaticane: «Nel corso di un esorcismo Amorth gli aveva domandato quando sarebbe uscito dal corpo della ragazza posseduta. Il diavolo gli rispose che sarebbe rimasto fino all’8 dicembre. Così in realtà non fu, e quando padre Gabriele gli rimproverò la bugia, il diavolo di rimando rispose: “non te lo hanno mai detto che sono bugiardo?”» (Faro di Roma, settembre 2016).

COME INTERROGARLO?

A la Luce di Maria (maggio 2015), il sacerdote confidava che «gli esorcisti interrogano il demonio e ne ottengono risposte. Ma se il demonio è il principe della menzogna, che cosa di utile si può ottenere ad interrogarlo?

E vero che le risposte del demonio vanno poi vagliate. Ma talvolta il Signore impone al demonio di dire la verità, per dimostrare che Satana è stato sconfitto da Cristo ed è anche costretto a ubbidire ai seguaci di Cristo che agiscono nel suo nome».

L’UMILIAZIONE PEGGIORE

Spesso il maligno, evidenziava Amorth, «afferma espressamente di essere costretto a parlare, cosa che fa di tutto per evitare. Ma, ad esempio, quando è costretto a rivelare il suo nome, è per lui una grossa umiliazione, un segno di sconfitta. Guai però se l’esorcista si perdesse dietro a domande curiose (che il Rituale espressamente vieta) o se si lasciasse guidare in una discussione dal demonio! Proprio perché è maestro di menzogna, Satana resta umiliato quando Dio lo costringe a dire la verità».

“IO SONO PIU’ FORTE DI DIO”

In un’intervista ad Urlo magazine (2009), Amorth confessa: «Una volta mi è capitato di chiedere ad un demone per quale motivo, nonostante la sua intelligenza superiore, avesse preferito la discesa negli inferi; lui ha risposto: “io mi sono ribellato a Dio, quindi ho dimostrato d’esser più forte di lui”. Dunque per loro la ribellione è il segno della vittoria e della superiorità».



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“HO PIU’ PAURA QUANDO NOMINI LA MADONNA…”

Sul suo libro L’ultimo esorcista – ripreso da diversi blog tra cui Gloria Tv e Testimonianze di fede – è riportato integralmente un dialogo tra l’esorcista e il diavolo.

Padre Amorth: “Quali sono le virtù della Madonna che più ti fanno rabbia?

Demonio: “Mi fa rabbia perché è la più umile di tutte le creature e io sono il più superbo; perché è la più pura di tutte le creature e io non lo sono, perché è la più ubbidiente a Dio di tutte le creature e io sono il ribelle!

Padre Amorth: “Dimmi la quarta qualità per cui hai tanta paura della Madonna che ti spaventi di più quando nomino la Madonna che quando nomino Gesù Cristo!”

Demonio: “Ho più paura quando nomini la Madonna perché sono più umiliato ad essere vinto da una semplice creatura anziché da Lui…”

Padre Amorth: “Dimmi la quarta qualità della Madonna che ti fa più rabbia!”

Demonio: “Perché Mi vince sempre, perché non è mai stata sfiorata da alcuna colpa di peccato!”

«Durante un esorcismo – ricorda ancora Amorth – attraverso la persona posseduta, Satana mi ha detto: Ogni Ave Maria del Rosario, è per me una mazzata in testa; se i cristiani conoscessero la potenza del Rosario, per me sarebbe finita!»

IL PRIMO INCONTRO

Su Libero (3 febbraio 2012), l’esorcista rammenta il suo primo incontro con Satana. E’ accaduto durante un esorcismo:

«D’un tratto ho la netta sensazione della presenza demoniaca davanti a me. Sento questo demonio che mi fissa. Mi scruta. Mi gira intorno. L’aria è diventata fredda. C’è un freddo terribile. Anche di questi sbalzi di temperatura mi aveva preavvertito padre Candido. Ma un conto è sentire parlare di certe cose. Un conto è provarle. Cerco di concentrarmi. Chiudo gli occhi e a memoria continuo la mia supplica. “Esci, dunque, ribelle. Esci seduttore, pieno di ogni frode e falsità, nemico della virtù, persecutore degli innocenti. Lascia il posto a Cristo, in cui non c’è niente delle tue opere” (…)».



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