Il fisico Tonelli spiega come si è aggregata la materia, partendo dal bosone. Ma è ancora oscuro cosa sia avvenuto prima
Dalla “particella di Dio” alla vita. Il professore Guido Tonelli, fisico dell’Università di Pisa, nonché uno dei protagonisti della scoperta del bosone di Higgs, racconta il “passaggio” a Famiglia Cristiana (20 giugno).
Si tratta di un dialogo tra il magazine cattolico e uno scienziato non credente, ma aperto al dialogo con i credenti. Pur essendo entusiasta per le ultime scoperte sull’universo (bosone e onde gravitazionali), evidenzia come sia ancora avvolta nel mistero la sua origine.
DAL CAOS ALL’ORDINE
«Prendiamo il bosone di Higgs: questa particella non è una delle tante, ha un ruolo speciale nel differenziare la massa. Fin dall’origine era presente tutta la materia che conosciamo, ma in una forma caotica, una nuvola di particelle senza massa che non si aggregavano, se non fosse intervenuto il bosone di Higgs che raffreddandosi ha occupato l’universo intero, differenziando le particelle».
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L’AGGREGAZIONE DELLA MATERIA
«Questa differenziazione decide tutto, perché permette ad alcuni quark di formare protoni stabili e “assegna” all’elettrone una massa sufficiente a formare il primo atomo di idrogeno. In quel momento la materia ha preso la direzione dell’aggregazione, da cui nasceranno le stelle, i pianeti… fino a noi».
EQUILIBRIO PERFETTO
Per la prima volta nella storia l’uomo si è avvicinato alle origini dell’universo ma c’è ancora da lavorare per comprenderne la genesi. «Abbiamo visto con grande sorpresa che l’energia totale dell’universo è zero. Se mettete insieme tutte le galassie, la materia oscura, le radiazioni… e considerate che l’energia di attrazione gravitazionale è negativa, il risultato è un equilibrio perfetto».
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«L’ipotesi è che l’universo sia nato da una fluttuazione del vuoto. Sappiamo che cosa è successo dal momento in cui il bosone di Higgs si è installato fino a oggi, ma non sappiamo che cosa è successo nel brevissimo istante precedente».