Lui è un bambino di otto anni, si chiama Nemis Quinn Melancon-Golden, e col nome d’arte di Lactatia, è celebrato e osannato dalla comunità LGBT anche perché fortemente incoraggiato anche dalla famiglia, calca i palcoscenici come Drag Queen in Canada.
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La notizia è proposta da Notizie Pro Vita Onlus che riporta, oltre alla storia e alle generalità, il commento di ex attivisti LGBT:
Greg Quinlan e Stephen Nero, ex attivisti gay, hanno commentato su LifeSiteNews che siamo evidentemente in presenza di uno di quei casi in cui i bambini vengono sacrificati per realizzare i sogni e le aspirazioni dei genitori.
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E’ questa forse la più importante chiave di lettura, al di là delle inclinazioni che il piccolo Nemis potrebbe o meno sviluppare, la questione essenziale è l’imposizione da parte degli adulti di una identità e il pericolo di esporre un minore ad una sessualizzazione precoce.
[i genitori] spiegano che quando Nemis non è nel personaggio di Lactatia si identifica come un ragazzo. Quando è Lactatia, lui si sente una ragazza con il pene.
Al dramma si aggiunge la beffa:
Oggi, in Canada, dove vive Nemis, una legge permette al governo di togliere i bambini ai genitori che si rifiutano di assecondare il desiderio disordinato e futile dei figli di appartenere al sesso opposto a quello che gli ha dato la natura.