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Una canzone su Madre Teresa, di Brother Isaiah

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Matthew Becklo - pubblicato il 24/05/17
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Ispirato dall’intuizione della santa sulla preghiera, questo frate scalzo canta “Receive Me (I’m Yours)”All’inizio dell’anno Brother Isaiah ha fatto parlare di sé con Jacob’s Song, una traccia introspettiva e acustica ispirata ad un incontro con un senzatetto a New York. Il giovane membro dei Frati Francescani del Rinnovamento (CFR) – un ragazzo comune, magro e col pizzetto, “cresciuto tra surf, sci in stile libero (sì, ha fatto un salto mortale all’indietro con gli sci), suonando nei garage con gli amici e giocando a lacrosse” – ha girato un video musicale con gli Spirit Juice Studios negli angoli oscuri e polverosi della città, armati di poco più di una chitarra, di un tamburo e di un microfono.

Quel team è tornato con un nuovo singolo. Ma questa volta l’ispirazione viene da una delle ultime sante canonizzate dalla Chiesa.

Renewal in Motion, il braccio creativo del CFR, ha scritto in un post: “Madre Teresa ha detto una volta: ‘Pregare non significa chiedere’”. “Pregare significa mettersi nelle mani di Dio, a Sua disposizione, ascoltare la Sua voce nella profondità dei nostri cuori”. Queste parole hanno ispirato l’ultimo singolo di Brother Isaiah, “Receive Me (i’m yours)“.

Come “Jacob’s Song,” “Receive Me” è piacevole nella sua semplicità, aprendo tra una chitarra melodica alla Jack Johnson e un “oh, ah” alla Fugees. La canzone e il video sono entrambi più tranquilli e personali, abbandonando le strade della città per un’ambientazione ridotta e minimalista in cui il frate scalzo contempla il suo rapporto con Dio:

You loosen my grip on life (Allenti la mia presa sulla vita)

You lighten my heart with your love (Alleggerisci il mio cuore con il tuo amore)

You relax my soul in your tender arms (Rilassi la mia anima tra le tue tenere braccia)

And you quiet my heart (E tranquillizzi il mio cuore)

In this love-filled silence (In questo silenzio pieno di amore)

Yes you quiet my heart (Sì, tranquillizzi il mio cuore)

Oh, love (Oh, amore)

To your hands, my life (Alle tue mani, la mia vita)

To your path, my feet (Al tuo cammino, i miei piedi)

To you oh Lord, I abandon everything (A te, Signore, abbandono tutto)

La maggior parte delle canzoni ispirate a Santa Teresa – e ce ne sono tante – si concentra sui suoi anni di servizio ai poveri e ai malati di Calcutta. È facile capire perché: Santa Teresa ha ricordato al mondo che “il frutto della fede è l’amore” e “il frutto dell’amore è servizio” – non solo a parole, ma con le azioni. Ha stupito il mondo con un servizio senza limiti, ottenendo il Premio Nobel per la Pace nel 1979, la Medaglia Presidenziale della Libertà nel 1985 e innumerevoli altri riconoscimenti ufficiali.

Ma Madre Teresa ha testimoniato un’altra verità: che la fede deriva dalla preghiera – quell’attitudine fondamentale di apertura verso Dio – e che la preghiera, attraverso la fede, l’amore e il servizio, si trasforma in pace. Come si evince dalla sua vita e dalla vita di tanti altri santi, questa pace è più profonda della semplice felicità, e non è incompatibile con la sofferenza e con l’oscurità spirituale.

Ad attirarci alle sonorità di “Receive Me” è la stessa cosa che continua ad attirarci alla vita di Madre Teresa. È ciò in cui consiste la fede e la preghiera: accedere ad una pace che oltrepassa la comprensione.

L’EP “Broomstick” di Brother Isaiah è disponibile su iTunes e Amazon, e tutti i proventi saranno destinati ad aiutare le madri single in difficoltà.

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