E i papà offrono dolci messaggi di sostegnoÈ probabile che se avete dei figli abbiate sperimentato giorni in cui vi sentite sulla vetta del mondo – quei giorni in cui siete riuscite a pulire la tavola dopo la colazione prima di portare i bambini a scuola e avete perfino lasciato la casa in condizioni accettabili. Probabilmente, però, avete avuto anche la vostra buona dose di giornate no, in cui mettere un piede fuori dal letto sembra già un passo troppo grande. Spesso sono questi periodi difficili a influire maggiormente su di noi e a farci sentire dei fallimenti, e tutto ciò viene solo esacerbato quando vediamo le nostre amiche apparentemente perfette condividere le loro foto di una vita impeccabile sui social media alle otto del mattino. Ci chiediamo come sia possibile che la loro casa sia così pulita, come facciano queste supermamme ad avere sempre i capelli in ordine e come facciano i loro figli a non litigare in continuazione.
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Dimentichiamo che queste foto sono solo istantanee di perfezione. Come ci ha ricordato Kathy DiVincenzo nel suo recente post su Facebook, tendiamo a condividere il meglio di noi e a cercare di nascondere la situazione quando le cose non vanno tanto bene. Che ironia… In realtà è proprio quando arriviamo più in basso che abbiamo bisogno di condividere di più le nostre difficoltà, rivolgendoci a chi può darci una mano.
E così, in onore del Mese della Consapevolezza sulla Depressione Post-partum, la DiVincenzo ha deciso di condividere due foto che mostrano scenari molto diversi: in una è tutto sotto controllo, con una mamma sorridente che gioca con i suoi bambini, in un’altra la stessa mamma, gli stessi bambini e la stessa stanza sono in uno stato di confusione totale. La seconda foto illustra la realtà che molte donne che soffrono di depressione post-partum, o solo di esaurimento per il tentativo di adattarsi alla loro nuova vita da mamma, si impegnano tanto a nascondere.
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10155359863932755&set=a.198428692754.156519.594392754&type=3
La DiVincenzo dice nel suo post:
“Da persona a cui sono state diagnosticate depressione post-partum, ansia e disturbo ossessivo-compulsivo, sento che è il momento di mostrare come può essere davvero”. Kathy spiega che gli sforzi che richiede il fatto di mostrare una vita da mamma esemplare la esauriscono, aggiungendo: “Mi sforzo di nascondere questa realtà perché temo di farvi sentire a disagio. Temo che pensiate che sono debole, pazza, una madre terribile o altri milioni di cose di cui mi convince la mia mente, e so che non sono l’unica a pensarla così”.
E ha ragione. Il Centro per il Controllo delle Malattie afferma che una media del 15% delle donne americane manifesta i sintomi della depressione post-partum, il che significa circa 600.000 donne all’anno. “Dobbiamo smettere di pensare che il periodo post-partum sia sempre fantastico”, dice la DiVincenzo.
Di fronte allo stigma riguardante le questioni relative alla salute mentale, Kathy sta cercando di eliminare il senso di vergogna, incoraggiando le mamme a postare le proprie storie per far sapere alle altre che non sono sole. “Nel caso in cui non ve l’abbia detto nessuno, state facendo un lavoro egregio. Siete amate e avete valore. Non siete sole”, scrive.
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Se Kathy ha rivelato coraggiosamente la sua situazione reale ai suoi followers di Facebook, e quindi al resto del mondo, ha anche incoraggiato i papà a esprimere sostegno e ammirazione alle mamme. Il suo post è stato condiviso su Love What Matters, esortando un follower, Brock A. Haralson, a scrivere: “Sostengo voi donne coraggiose non solo perché vi assumete questo enorme atto di amore e sacrificio di essere incinte e partorire, ma anche perché siete aperte e oneste su questo argomento nonostante i giudizi negativi da parte della gente”.
Un papà, Ron Ankney, ha aggiunto in un commento molto esteso: “Per favore, parla con tuo marito e permettigli di aiutarti”. Ron ha rivelato che a volte trova difficile essere il padre che pensava di dover essere perché si sente schiacciato dalle sue nuove responsabilità. “La prima volta che li stringiamo è come un fulmine, e può mettere in ginocchio anche l’uomo più forte”, ha affermato.
Ron crede che questa pressione possa portare gli uomini a isolarsi, e prega le madri di aprirsi con i loro mariti, di comunicare: “Condividete le buone notizie E quelle terribili con noi, siate aperte e oneste o rischiate davvero di allontanarvi e di veder svanire il sogno che entrambi volevate per voi stessi e per i vostri figli”. “Siamo più forti di quanto pensate, e diventeremo i prodi cavalieri di cui avete bisogno”.
Sembra assai azzeccato che le questioni relative alla depressione post-partum vengano sottolineate proprio nel mese dedicato a Maria, Madre di tutte le madri. I bambini sono ovviamente una benedizione (anche se può non sembrare sempre così, soprattutto quando vi saltano sul letto alle cinque del mattino), ma per alcune mamme la via della maternità non è facile, e non per colpa loro.
Il messaggio ai familiari e agli amici che possono essere preoccupati per una mamma è chiaro: cercate di vedere al di là delle foto che vengono postate e cercate i segni della depressione post-partum in ogni mamma il cui ampio sorriso sembra smentire i suoi veri sentimenti. Offrite supporto pratico, cercate l’aiuto di un professionista e siate una spalla su cui piangere. E cosa più importante, ricordate a queste mamme che sono davvero delle supermamme!
[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]