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“Viandante pe’ sta via, un pensiero pe’ Maria”

Our Lady of Perpetual Help © Antoine Mekary / ALETEIA

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Marinella Bandini - pubblicato il 08/05/17
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“Viandante pe’ sta via, un pensiero pe’ Maria” si legge in una targa ex voto su un muro della periferia sud-est di Roma, vicino a una edicola mariana. Largo Preneste si trova all’incrocio di due importanti arterie stradali: via Prenestina e via di Portonaccio, dove le macchine sfrecciano tutto il giorno. Proprio qui si incrociano storie e destini di tanti uomini, uniti dalla fede in Maria, venerata con il titolo di “Madonna del Perpetuo soccorso”. Il segno sono le centinaia di ex voto che ricoprono il muro, ringraziamenti alla Madonna per una grazia ricevuta, per molti la nascita di un figlio. E poi fiori, tanti, colorati, sempre freschi. Li porta la signora Pina, da più di 70 anni, da quando, bambina, aiutava i genitori nel chiosco di fiori che gestivano, accanto alla piccola edicola.

Dal ’56 è lei a gestire il chiosco, che oggi si trova sull’angolo diametralmente opposto di Largo Preneste. “Ho una venerazione particolare per la Madonnina” raccontava qualche anno fa al sito “Piccole note”, attribuendo alla Madonna la sua salvezza, dopo essere stata colpita da una violenta emorragia a 25 anni. Durante il trasporto d’urgenza, “l’autoambulanza è passata proprio accanto all’immagine della Madonna del Perpetuo Soccorso e io, alzando un po’ la testa, sono riuscita a guardarla: ‘Madonnina mia, metti le tue mani su di me’ l’ho invocata. E grazie alla sua intercessione, tutto andò per il meglio. Da allora, ogni mattina, le porto i fiori freschi”.

L’immagine risale ai primi anni del ‘900 ed è realizzata in mosaico. Nonostante venga spesso scambiata per quella del Divino Amore, in realtà raffigura la Madonna del Perpetuo Soccorso, secondo le tipiche caratteristiche. La Vergine tiene in braccio il Bambino. Il suo sguardo non è rivolto verso di Lui, ma verso di noi, suoi figli adottivi. Gesù, invece, sembra guardare i due angeli che tengono in mano gli strumenti della Passione: a sinistra, San Michele, con la lancia e la spugna di fiele; a destra, San Gabriele, con la croce e i chiodi. Sotto il manto azzurro (simbolo di purezza), Maria veste una tunica rossa (simbolo di carità): una combinazione cromatica che descrive la Madonna come Vergine e Madre.

La storia di questa immagine si intreccia con la leggenda dell’icona della Madonna del Perpetuo Soccorso, molto venerata a Roma. Quanto a questa riproduzione, la storia ha inizio il 26 novembre 1917. Una bomba viene gettata nella fabbrica Snia-Viscosa, ma fortunatamente non esplode. Una nobildonna romana, la cui identità è sconosciuta, decide di mettere l’immagine della Madonna del Perpetuo Soccorso nel punto in cui era caduto l’ordigno, in segno di ringraziamento. Da allora, la Madonna ha compiuto molte grazie. Lo dimostrano i numerosi ex voto fissati a quel muro. I più vecchi tra quelli visibili risalgono agli anni ’50, ma ce ne sono anche di molto recenti, di pochi mesi fa. E la devozione popolare è molto viva. Oltre ai fiori e ai lumini, dalla vicina parrocchia di San Luca, ogni giorno alcuni fedeli si riuniscono qui a recitare il rosario.

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