separateurCreated with Sketch.

4 semplici passi per trasformare una crisi in un’opportunità

whatsappfacebooktwitter-xemailnative
Jola Szymańska - pubblicato il 20/04/17
whatsappfacebooktwitter-xemailnative

Come rialzarsi dopo una cadutaLa situazione sta peggiorando. Avete trascorso un’altra giornata rimuginando sui vostri fallimenti, elencando tutte le cose sciocche che avete fatto e rivivendo le vostre cadute. Potreste cedere alla voce negativa dentro di voi, chiedendovi perché dovreste anche solo alzarvi dal letto. Nessuno ha bisogno di voi. Forse vi gettate sul Diario di Bridget Jones per tirarvi su, ma poi vi rendete conto che non è divertente quanto ricordavate. Sembra solo una versione un po’ più allegra della vostra vita maldestra.

Ho buone notizie per voi: non sta arrivando l’ambulanza, risolverete le cose da soli. Perché quando sembra che la vita stia perdendo il suo senso e vi sentite come se la steste sprecando in compiti di routine e lavori inutili, dovete agire. Agite ora, e fatelo con gentilezza, ma in modo fermo.

Basta drammi

Iniziamo con la regola d’oro – quando vi sentite tristi, non fatevi influenzare da tristezze o malinconie. È uno spreco di vita, e sì, lo spreco di una serata perfetta. Potrete ascoltare la vostra musica preferita sulle delusioni della vita un altro giorno.

Dedicatevi alla preghiera e al silenzio

Sedetevi comodamente. Spegnete tutto, anche il vostro smartphone, e tirate fuori tutto ciò che vi fa soffrire. Tutto. Non menate il can per l’aia, dite le cose onestamente e ad alta voce: tutti i vostri rimpianti, le vostre preoccupazioni, la rabbia. Avete il diritto di farlo. State attraversando un momento difficile. Nessuno può dirvi che non c’è niente di cui preoccuparsi, o che ci sono altre persone al mondo che hanno problemi ben più grandi dei vostri. Sono i vostri problemi e le vostre preoccupazioni, e ne avete diritto. Se credete in Dio, sfogatevi con Lui. Se non ci credete, liberatevi comunque di questo peso e ascoltate la vostra voce.

Vi state paragonando a qualcuno?

La maggior parte delle volte, quando ci sentiamo così, provando delusione nei confronti di noi stessi e della nostra vita, abbiamo appena controllato Facebook o Instagram catalogando le brillanti e divertenti avventure di vecchi amici o celebrità. Sono così belli! E così ricchi! E così felici! (No, non lo sono. Tutti hanno dei problemi. Anche le celebrità). Il che mi porta alla mia terza regola – paragonatevi solo a donne veramente degne di essere una fonte di ispirazione. Leggete la storia di Amelia Earhart o di Audrey Hepburn, leggete le poesie di Elizabeth Barrett Browning – vi faranno capire cosa sia davvero una vita bella e felice.

Il vostro “progetto di riscatto”

Prendete carta e penna. Dividete il foglio a metà. Da un lato scrivete i cambiamenti che vorreste vedere nella vostra vita, dall’altro i sogni che vorreste realizzare. Quando si è di cattivo umore, nulla aiuta a migliorare quanto un progetto costruttivo. Ogni crisi è un’opportunità che non andrebbe sprecata. Un progetto è il modo in cui potete trasformare la crisi in qualcosa di più utile.

La vita ci mostra che se ogni tanto non la sfidiamo i nostri sogni potrebbero non diventare realtà, perché non ci cadono certo addosso. Scommetto che è per questo che mi piace Aspettando Godot, di Samuel Beckett. I suoi personaggi principali, Gogo e Didi, aspettano durante tutta l’opera, cadendo in un’apatia crescente. Se non avete visto la versione cinematografica ve la consiglio. Ma non stasera! Dopo aver elaborato il vostro progetto, andate a dormire il prima possibile.

Ricordate poi che anche se siete tristi, e forse avete ragione perché le cose vanno male, dovete citare Rossella O’Hara dicendo “Domani è un altro giorno”, e anche quando i tempi sono duri può essere l’inizio di qualcosa di nuovo. Perché non potete aspettare che siano gli altri a salvarvi. In questo caso spetta a voi.

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

Tags:
Top 10
See More