Alleluia! E adesso?
Lo sapevi che la Pasqua è sia un’Ottava (8 giorni) che una stagione (il tempo pasquale dura 50 giorni!)?
Siamo “gente di Pasqua”, come si suol dire. E in quanto tale, dovremmo sapere come riflettere su ciò che davvero centro e fondamento della nostra fede… anzi, secondo cattolici e cristiani, su ciò che è il senso stesso della vita.
Se ti senti già annoiato o distratto, non temere! Oggi ti proponiamo alcuni suggerimenti per estendere lo spirito di Pasqua oltre la Domenica di Pasqua.
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1. Ti senti come in qualsiasi altro lunedì, sabato o…
Che cosa succederebbe se la Resurrezione avvenisse nel 2017? Diventerebbe virale, ovviamente! Come reagiresti? Nel Lunedi di Pasqua viviamo ancora il “giorno” della gloriosa risurrezione di Nostro Signore. Ma lo sappiamo? Lo mostriamo agli altri?
Il recupero dell’Innocenza che la Pasqua rappresenta per noi dovrebbe ricordarci che dovremmo sbarazzarci della pesantezza che abbiamo nei confronti del mondo. Non dovremmo mai essere troppo “in gamba”, troppo sofisticati, troppo stanchi o troppo cinici per rallegrarci come bambini. Inoltre dovremmo essere pronti a condividere la Buona Novella nello stesso modo in cui condividiamo uno scherzo virale o un Tweet popolare! Stiamo parlando del Signore, dell’Onnipotente, del Miracolo dei miracoli!
Apprezza questa Meraviglia. Non dovrebbe mai diventare “fuori moda”! Rinnova la tua gratitudine! Ringrazia Dio – specialmente in questo periodo – per le meraviglie che ha fatto. Lui non sarebbe dovuto venire in mezzo a noi, non avrebbe dovuto subire la Passione. Ma lo ha fatto per me. Lo ha fatto per ciascuno di noi.
2. Nella tua casa ci sono più coniglietti di Pasqua che icone, arte sacra, o sacramentali
Decora, insegna e immergiti nella commemorazione della nostra Speranza! Se pensiamo a quanto siamo diventati attaccati alle mode commerciali, e ancora di più a quanto tutto ciò sia diventato assolutamente normale, c’è da star male. E la cosa più grave è che questo non ci scompone più di tanto! Voglio che la mia icona sia Gesù Cristo. Voglio una casa che trasudi sacramentalità (e non uova di cioccolato). Se ci deve essere del rumore di fondo, che sia composto da echi sacri, e non da profane intrusioni commerciali.
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Certo, per trovare delle cose buone c’è da filtrare tutta l’arte sacra che sconfina nel kitch. Ma ci sono. Abbiamo visto tutti i giganti ceri pasquali nelle nostre Chiese. Sapevi che potremmo fare la stessa cosa nelle nostre case? Soprattutto per le famiglie con bambini, è un modo straordinario per portare lo spirito della Domenica e i suoi simboli da dentro le mura della Chiesa al mondo, nelle nostre case e nella nostra vita quotidiana!
3. Conosci a memoria le parole dei motivetti pubblicitari, ma non sai neanche un inno di Pasqua
È simile al punto 2. Ma forse, nella nostra mente, il potere della musica risulta ancora più invasivo. Quando sei in macchina, sul lavandino della cucina o in qualsiasi altra situazione, cos’è che ti viene in mente?
Canta il Regina Caeli. Pregalo! Imparalo! Questa antica preghiera mariana gioisce nella Risurrezione di Cristo, e tradizionalmente la Chiesa lo recita dai Vespri del Sabato Santo fino alla Pentecoste, al termine della Liturgia delle Ore. Questo significa che puoi e devi cantare con la Chiesa Universale ogni giorno del Tempo pasquale!
Amo cantare questa bella preghiera, il canto solleva il cuore, aiuta nella memorizzazione, e mi conduce alla catena ininterrotta di santi che, nel corso dei secoli, hanno cantato questo gioioso inno. Come diceva Sant’Agostino, “colui che canta, prega due volte”. Rivolgiamo le nostre parole alla Beata Vergine Maria, chiedendole di pregare per noi, mentre ci rallegriamo!
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Per chi prega l’Angelus alle 6, a mezzogiorno e alle 18, durante il Tempo pasquale viene sostituito dal Regina Caeli.
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V. Regina del cielo, rallegrati, alleluia.
R. Gesù, che tu hai portato nel seno, alleluia,
V. è risorto, come ha detto, alleluia.
R. prega per noi Dio, alleluia.
V. Rallegrati, Vergine Maria, alleluia.
R. Il Signore è veramente risorto, alleluia.
Preghiamo: O Dio, che nella gloriosa risurrezione del tuo Figlio hai ridato la gioia al mondo intero, per intercessione di Maria Vergine, concedi a noi di godere la gioia della vita senza fine. Per Cristo nostro Signore. Amen.
O, se preferisci, recitalo in Latino:
V. Regina Cæli, lætare, alleluia
R. Quia quem meruisti portare, alleluia
V. Resurrexit sicut dixit, alleluia
R. Ora pro nobis Deum, alleluia.
V. Gaude et lætare, Virgo Maria, alleluia.
R. Quia surrexit Dominus vere, alleluia.
Oremus:
Deus, qui per resurrectionem Filii tui, Domini nostri Iesu Christi, mundum lætificare dignatus es: præsta quæsumus, ut per eius Genitricem Virginem Mariam, perpetuæ capiamus gaudia vitæ. Per eumdem Christum Dominum nostrum. Amen.
4. Per te tutto è finito dopo un giorno, o addirittura dopo la Messa!
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Non essere come questo cucciolo. Continua ad augurare alle persone Buona Pasqua!
Noi cattolici dovremmo essere conosciuti per il nostro spirito celebrativo! Non so voi, ma durante la Quaresima mi sono proprio fatto in quattro! E se sento il peso di 40 giorni di penitenza e di privazione, poi ho proprio intenzione di godermela. Questa è la parte divertente, dove condividiamo la Buona Novella in un modo giusto, che le dia grande significato: vivendola. Se non sappiamo irradiare la gioia della Risurrezione quando la Chiesa ci dice di farlo, allora abbiamo dei seri problemi a cui dovremmo prestare attenzione.
Questo significa anche fare ciò che dobbiamo con gioia ma anche con più consapevolezza. La tecnologia e le varie notizie ci portano a ricercare l’immediato, e questo non fa bene al nostro cuore, alla nostra mente né alla nostra anima. Ci sono dei modi dolorosi per ricalibrare le nostre abitudini, ma la Pasqua – e la gioia che porta con sé anche nei giorni successivi – non dovrebbe far parte di questi modi dolorosi. È, e dovrebbe essere, uno dei modi più divertenti attraverso cui vivere e condividere la gioia.
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Ovviamente questi suggerimenti sono ironici, e mi auguro che nei commenti possiate aggiungerne di vostri! Come viene celebrata e vissuta la Pasqua (soprattutto dopo la Domenica), nella tua cultura, parrocchia o famiglia?
Winifred Corrigan