Ci sono quasi 400 poveri che usufruiscono di tutti questi servizi messi in piedi dal pontefice«Tutti dobbiamo costruire una Chiesa povera per i poveri», ammoniva Papa Francesco nell’udienza dell 11 novembre 2016 di fronte a 6mila senza fissa dimora (Aleteia, 11 novembre 2016).
Da allora si è intensificata un’ “offensiva” del Vaticano per ridare quella dignità perduta ai poveri, sopratutto quelli che sostano nei pressi di Piazza San Pietro e più in generale a Roma.
“LAVANDERIA DI PAPA FRANCESCO”
E in quella parola, “dignità”, che prende forma l’ultima iniziativa denominata “Lavanderia di Papa Francesco”. Non è naturalmente un’attività commerciale, ma un servizio gratuito offerto dall’Elemosineria Apostolica a poveri e senza fissa dimora come segno concreto dell’Anno giubilare della Misericordia. A gestirlo sarà la Comunità di Sant’Egidio (Avvenire, 10 aprile).
L’IMPEGNO DI SANT’EGIDIO
Nei locali adibiti a lavanderia in funzione sei lavatrici e sei asciugatrici di ultima generazione con relativi ferri da stiro, il tutto donato da dalla multinazionale Whirlpool, e il gruppo Procter & Gamble, che già da due anni dona rasoi e schiuma da barba Gillette alla ‘barberia per i poveri’ del Colonnato di San Pietro, ha assicurato la fornitura completa e gratuita di detergenti Dash e Lenor per il bucato.
La lavanderia è collocata all’interno del “Centro Genti di Pace” della Comunità Sant’Egidio, presso l’antico complesso ospedaliero del San Gallicano (Radio Vaticana, 10 aprile).
SFORZI RADDOPPIATI
Spiega Carlo Santoro, uno dei responsabili del servizio per i senza dimora della Comunità: «Io penso che sia un passo ulteriore che noi facciamo verso i poveri e soprattutto verso le persone che stanno per la strada, perché noi sappiamo che molti di loro hanno la necessità – come ognuno di noi – di cambiare i propri vestiti, di arrivare a una dignità che riguarda la cura della persona».
«Noi – prosegue – già avevamo una piccola lavanderia; con questo ‘sforzo’ del Papa e dell’Elemosineria, questa struttura viene raddoppiata e così, in questa maniera, noi potremmo avere quasi 400 poveri che potranno usufruire di tutti questi servizi».
DOCCE E BARBIERE
Prima della lavanderia, c’erano state già due iniziative a favore della cura personale di poveri e senza fissa dimora: le docce sotto il Colonnato del Bernini a San Pietro e una piccola postazione per un barbiere per i clochard del Vaticano.
Il tutto con grande sobrietà e dignità, ma utilizzando anche tecniche moderne: ogni lavandino è dotato di acqua calda, dispense per il sapone e getto di aria calda per asciugare le mani, tutti azionati da fotocellule; al posto delle piastrelle è stata usata una particolare resina per rivestire i muri, facilmente lavabile e che assicura massima igiene (La Repubblica, 18 febbraio 2015).
Le docce funzionano ogni giorno, tranne il mercoledì per l’udienza generale e quando si svolgono celebrazioni in San Pietro o in Piazza. Il lunedì, il giovedì e il sabato il servizio e la gestione delle docce è assicurato dai volontari dell’Unitalsi della Sezione di Roma.
Leggi anche:
Che cosa sta succedendo nel quartiere di Papa Francesco?
1000 PASTI GRATIS
Ma c’è di più. Perché anche sul fronte alimentare – non direttamente il Vaticano ma anche in questo caso le sollecitazioni del papa sono state decisive – c’è una novità per i poveri a partire dall’inizio dell’anno.
Ha preso il via, infatti, la collaborazione tra l’associazione Medicina Solidale e il ristorante McDonald’s di Borgo Pio per il sostegno alimentare delle persone senza fissa dimora che vivono nella zona di San Pietro. A disposizione oltre 1000 pasti distribuiti ai clochard presenti nelle strade vicine alla basilica papale (Ansa, 12 gennaio).