Il vincitore del premio Turing, continua a sperare che le cose possano cambiareIl padre del protocollo World Wide Web, Tim Berners-Lee, dopo 28 anni dalla sua scoperta ritiene che esistano dei rischi nella sua creatura che dobbiamo affrontare insieme.
Il quotidiano inglese The Guardian ha pubblicato di recente un articolo firmato da colui che è anche baronetto della regina Elisabetta d’Inghilterra e che ha offerto tre consigli per costruire una web che sia un “vero strumento potenziale per servire tutta l’umanità”.
1. Abbiamo perso il controllo dei nostri dati personali
Il padre della web afferma che il modello attuale di business che regna in Internet è offrire contenuti gratis in cambio dei nostri dati personali, un problema per la nostra sicurezza e la privacy come diritto di tutti gli utenti.
La raccomandazione è leggere prima di accettare le lunghe e confuse condizioni che vengono presentate online. “In questo modo rinunciamo al nostro controllo diretto dei dati” e alla possibilità di decidere come e quando condividere i dati stessi.
2. La pubblicità politica ha bisogno di trasparenza e comprensione
Berners-Lee ha espresso la propria preoccupazione per il problema delle false notizie in rete, soprattutto quelle a scopo di propaganda, per denigrare l’avversario, alimentare i pregiudizi o falsificare la verità a favore di un beneficio di partito o settario, mettendo in guardia contro la sua estensione.
“Oggi la maggior parte delle persone si informa attraverso una manciata di reti sociali e di motori di ricerca. Gran parte di questi siti guadagna denaro se le persone cliccano sul link, e sceglie cosa mostrarci in base ad algoritmi che deduce dai nostri dati personali aggiornati continuamente”.
3. Le false notizie circolano troppo facilmente in rete
L’informatico creatore della rete ha le idee chiare: ci sono troppe notizie false diffuse sulla web, menzogne che crescono fino a diventare una valanga. La disinformazione è un pericolo per tutti quando persegue anche interessi politici ed economici.
Berners-Lee ritiene che tutti abbiamo in qualche modo contribuito a costruire la rete, e ora dipende da tutti noi costruire la web che vogliamo per le generazioni future.
Su questa linea concordiamo con la visione di Papa Francesco:
Non sottovalutiamo il valore dell’esempio perché ha più forza di mille parole, di migliaia di “likes” o retweets, di mille video su youtube
— Papa Francesco (@Pontifex_it) February 23, 2017
[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]