Il Presidente degli Stati Uniti visiterà l’Italia nel maggio 2017 per il G7“A nome del Presidente Trump e del popolo degli Stati Uniti rivolgo i miei auguri a Sua Santità nel quarto anniversario della sua elezione a vescovo di Roma e guida della Chiesa cattolica”, scrive il Segretario di Stato Rex W. Tillerson da Washington, D.C..
“Gli Stati Uniti e la Santa Sede hanno collaborato per decenni per far fronte a sfide globali come la tratta di esseri umani, l’insicurezza alimentare, le epidemie e lo sfruttamento della religione come strumento per incitare all’odio e dividere le Nazioni”, si legge nella nota ufficiale datata 10 marzo 2017.
“Insieme, abbiamo stabilito alleanze fondamentali e cooperato per promuovere la pace, la libertà e la dignità umana in tutto il mondo”, ricorda Tillerson.
Il Governo statunitense si unisce al “sentire di milioni di cittadini e di persone di tutto il mondo” per esprimere i suoi auguri al papa “auspicandogli successo nella guida della Chiesa cattolica per costruire un mondo migliore per tutti”, prosegue l’Amministrazione Trump.
Questione aperta
“Quando si incontreranno il primo papa latinoamericano e Trump?” è la domanda che alla fine di febbraio la stampa internazionale ha rivolto alla Sala Stampa della Casa Bianca.
“È ancora troppo presto per dire se Donald Trump incontrerà il papa durante la sua visita a Roma”, com’è tradizione dei Presidenti degli Stati Uniti in una visita in Italia.
Il portavoce della Casa Bianca, Sean Spicer, ha affermato nella conferenza stampa quotidiana che un incontro non è ancora previsto, ma la Casa Bianca ha confermato di recente che Trump si recherà in Italia a maggio per il G7.
L’incontro internazionale dei Paesi più industrializzati del mondo, alla sua 43ma edizione, si svolgerà il 26 e il 27 maggio a Taormina, in Sicilia.
L’Amministrazione del Governo entrante degli USA non ha ancora nominato un nuovo ambasciatore in Italia e presso la Santa Sede. Questo viaggio potrebbe essere fondamentale per i rapporti diplomatici con la Santa Sede e il Governo di Roma.
Dopo il giuramento del candidato repubblicano il 20 gennaio, papa Francesco aveva inviato un messaggio di auguri indirizzato a Trump per l’inaugurazione del suo mandato come 45° Presidente degli Stati Uniti d’America.
Francesco ha augurato il meglio al Presidente e ha auspicato che sotto la sua leadership “possa la statura dell’America continuare ad essere misurata soprattutto dalla sua preoccupazione per i poveri, gli emarginati”.
In un’intervista concessa al quotidiano spagnolo El País, il pontefice aveva detto del magnate statunitense: “Non mi piace parlare in anticipo. Bisogna vedere cosa farà, non possiamo essere profeti di sventura”, avvertendo tuttavia che “in momenti di crisi il discernimento non funziona” e i popoli cercano “salvatori” che restituiscano loro l’identità “con muri e fil di ferro”.
[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]