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Perché in Quaresima vestiamo di viola?

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Adriana Bello - pubblicato il 01/03/17
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Quando ciò che abbiamo dentro si riflette anche esteriormenteOvviamente la Quaresima non è una stagione di moda tipo Primavera-Estate o Autunno-Inverno, in cui vengono presentati i colori di tendenza; è però un periodo molto importante per i cattolici, e il colore viola (preferibilmente in una tonalità scura, non pastello) ci ricorda che sono 40 giorni di riflessione, penitenza e conversione spirituale.

Gesù era vestito di viola durante la Sua Passione, una presa in giro dovuta al fatto che fosse “Re dei Giudei”. Perché, già da prima della sua epoca, il viola era simbolo di regalità. Per esempio, in Esodo, leggiamo che a Mosè fu ordinato di fare il tabernacolo “con dieci teli di bisso ritorto, di porpora viola, di porpora rossa e di scarlatto” (Esodo 26:1). E in 2 Cronache 3:14 leggiamo che anche a re Salomone fu ordinato di decorare il tempio di Gerusalemme con teli di questo colore.

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La Chiesa ha deciso di mantenere il viola non solo come simbolo di penitenza e di lutto (in anticipazione alla Crocifissione), ma anche come promemoria per affrontare i nostri peccati, prepararci spiritualmente e aiutare il prossimo ad essere più vicino a Dio e al Suo regno (mantenendo così il carattere solenne tradizionalmente associato al viola). Non è solo un colore utilizzato nella processione del Nazareno, è il colore di tutta la Quaresima.

Ovviamente se mettiamo una minigonna viola non saremo certo fedeli al colore liturgico; il tessuto e il design del capo dovrebbero riflettere  anche il sentimento pre-pasquale. Visivamente, è un modo per riflettere austerità e semplicità, ma non è una regola della Chiesa cattolica. Inoltre, non bisogna necessariamente vestire di viola per 40 giorni. Va bene anche un dettaglio, come un braccialetto, un fazzoletto legato alla borsa, o un accessorio che ricordai il significato di questi giorni.

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Nella Domenica delle Palme e nel Venerdì Santo, il viola è sostituito dal rosso, per simboleggiare il sangue dei martiri e la potenza dello Spirito Santo. E nella Domenica di Pasqua il colore da indossare è il bianco, come segno di vita, di purezza, di gioia e di giubilo.


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Ma ricordate che non serve a niente indossare vestiti viola se quel colore non è presente nei nostri cuori. Approfittate di questi giorni per riflettere, fare qualche sacrificio, aiutare di più il prossimo; vedrete che anche nella semplicità della quotidianità potrete essere non solo dei cattolici migliori, ma soprattutto delle persone migliori.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Valerio Evangelista]

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