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Avete mai immaginato una protesi per bambini realizzata con i Lego?

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Pablo Cesio - Aleteia Colombia - pubblicato il 24/02/17
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L’idea, sviluppata da un colombiano, unisce l’utile al dilettevoleDario si trova davanti a una straordinaria occasione per far volare la sua immaginazione. Oggi può giocare a essere un robot, domani una gru e forse un altro giorno un veicolo. Chi lo sa. E tutto questo grazie all’invenzione innovativa del colombiano Carlos Arturo Torres.

Dario, nato senza il braccio destro, con l’aiuto di una moderna protesi infantile – realizzata anche con dei pezzi di Lego – può continuare a sognare e vivere la vita come qualsiasi altro bambino.

È il primo a testare questo prototipo, chiamato Iko. Come riportato da El Tiempo di Bogotà, è un’idea che ha fatto vincere a Torres i premi di Design industriale e Design e innovazione alla 5° Biennale Iberoamericana del Design.

https://www.youtube.com/watch?v=oYiMJCj6RWY

Per sviluppare il progetto, questo colombiano ha ricevuto il supporto di Lego Lab e del Centro Integrale di Riabilitazione della Colombia. Ma il suo interesse per i bambini con disabilità fisiche e per la loro integrazione sociale viene da molto tempo fa. Ad esempio già alcuni anni fa, quando lavorava alla sede in Danimarca della Lego, aveva il desiderio di usare le sue conoscenze per qualcosa di utile nel suo paese.

“La protesi permette ai bambini di esprimersi da bambini, e alle persone che hanno paura della disabilità di avvicinarsi a loro; diventa così uno strumento ludico per unire le persone“, ha dichiarato l’inventore della protesi. Ed è proprio questo l’obiettivo dell’invenzione, trovare un sano equilibrio tra l’utile e il dilettevole.

Anche l’interesse di Torres per la progettazione risale all’infanzia, quando aspettava il mercoledì – insieme al nonno –  per andare a comprare una rivista di motori e conoscere le ultime tendenze.

La progettazione mi dà l’opportunità di sognare, di migliorare la mia visione delle cose”, ha detto in occasione di un’intervista a Portfolio.


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“All’Universidad Nacional de Colombia ho imparato che noi colombiani siamo testardi. E questa è la prima caratteristica necessaria per innovare, per questo è buono incoraggiare sempre più spazi per il dibattito su questo tipo di idee”, ha dichiarato riferendosi ai suoi primi lavori in quell’ambito.

Il 5 ° Biennale Iberoamericana del Design si svolge a Madrid, in Spagna, fino a domenica 26 febbraio. Sono state presentate oltre 400 opere provenienti da 23 paesi. Nel frattempo, Dario continua a far spiccare il volo alla sua immaginazione.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Valerio Evangelista]

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