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La tua religiosità è unita alla tua vita? Ama, prega, cammina e vivi con coerenza

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Carlos Padilla - pubblicato il 20/02/17
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Il modo in cui mi rapporto a Dio in genere coincide a come mi rapporto agli uomini Leggevo qualche giorno fa: “Tutto quello che sperimentiamo con i rapporti umani si verifica allo stesso tempo con Dio. Se vogliamo sapere come ci rapportiamo a Gesù Cristo, lo possiamo dedurre facilmente partendo dai nostri rapporti umani. Ciascuno tratta Dio come tratta i suoi simili” [1].

Il modo in cui mi relaziono a Dio coincide in genere con quello in cui mi rapporto agli altri. Guardo Dio come guardo gli uomini. Mi è chiaro.

Per questo Gesù mi esorta a lasciare l’offerta all’altare se ho qualcosa contro il mio fratello. Prima devo andare da lui, e poi tornare a presentare la mia offerta.

Gesù vuole che il mio mondo interiore e di preghiera sia conforme alle mie pratiche religiose, alla mia vita esteriore, ai miei gesti.

Non basta non uccidere per rimanere tranquillo e sentirmi soddisfatto. Il mio modo di pregare dev’essere conforme al mio modo di amare gli altri. Dio è prima nel cuore dell’altro, e lì devo presentare la mia offerta di pace e d’amore.

Quante volte pregando mi lamento degli altri! Cerco Dio perché non so amare bene gli uomini. Mi isolo. Cerco una solitudine che è un rifugio, una via di fuga. Non voglio credermi migliore per il fatto di stare dentro la Chiesa, protetto.


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Mi piace guardare Gesù. In Lui tutto è una cosa sola, e per questo ha autorità morale davanti a tutti. Ama, prega, cammina, cura, vive allo stesso modo. Con il cuore, con compassione, obbedendo al Padre, con libertà. Ama al di là del prevedibile, del logico, del minimo. Voglio camminare così nella vita.

Vorrei chiedere a Gesù di aiutarmi ad avere i suoi stessi sentimenti. A sentire quello che sente Lui. Voglio vivere la sua compassione e la sua tenerezza. Voglio la sua delicatezza e il suo rispetto profondo per la vita dell’altro. Voglio vivere il mio amore per Dio e per gli altri allo stesso modo. È l’armonia che sogno, alla quale anelo. Un’armonia possibile nel cuore di Gesù.

[1] Franz Jalics, Ejercicios de contemplación

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]


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