In un villaggio sperduto dove un uomo ha lavorato a temperature bassissime per realizzare il suo “sogno”Nel villaggio di Sosnovka, nel cuore della Siberia, non c’è una chiesa. E così, «approfittando» del rigido inverno, un abitante locale ha pensato bene di costruirne una tutta di neve.
L’edificio è piccolo, ma ben fatto, con tanto di icone sacre e altare, una copia del Nuovo Testamento, e una croce ortodossa sulla cupoletta che lo sormonta (Avvenire, 10 febbraio)
12 METRI CUBI DI NEVE
L’autore, Aleksandr Batiokhtin, ci ha lavorato per due mesi, usando 12 metri cubi di neve. La chiesetta, purtroppo, è destinata a sciogliersi con l’inevitabile arrivo della primavera, ma il lavoro di Batiokhtin ha scaldato i cuori e le anime.
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“DOPO LA NASCITA DI CRISTO”
L’autore sostiene che il lavoro non è stato molto difficile. Le sfide più grandi sono state modellare l’altare e realizzare la croce per il tetto. La Chiesa è stata chiamata con il nome russo ‘Christorozhdestvenskaya‘, che letteralmente significa “dopo la nascita di Cristo” (Christian Today, 3 febbraio).
“PRIMO PASSO”
«Questa chiesetta significa tantissimo per noi», ha detto l’amministratore di Sosnovka, Iuri Kirsh. E chissà che questo non sia un primo passo per la costruzione di una chiesa in mattoni nello sperduto villaggio della Siberia (Cbs News, 7 febbraio).
“MIO FIGLIO LO HA FATTO PER FEDE”
La madre dell’autore, Tatyana, ha spiegato: «Questa chiesa è un po’ la voce del cuore di mio figlio, che è molto credente e ci teneva fortemente a pregare in chiesa. Non abbiamo molte risorse economiche per spostarci nei paesi vicini, dove sono presenti chiese, e così ha deciso di costruirla nel suo villaggio».