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Una storia d’altri tempi: così Martina è stata assunta al nono mese di gravidanza

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Gelsomino Del Guercio - Aleteia - pubblicato il 09/02/17
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“Pensavo mi avessero scartato perché incinta”. E invece la sorpresa: “Sappiamo come lavora…”Mentre si siede al tavolo per firmare il contratto appoggia lievemente una mano sulla pancia: «Ancora non ci credo». Martina Camuffo ha 36 anni e tra dieci giorni diventerà mamma per la seconda volta. È incinta al nono mese e indossa un vestito leggero che non vuole nascondere nulla. Manca pochissimo, la bimba dovrebbe nascere il 16 febbraio e lei non è distesa sul divano ma negli uffici di «The Creative Way» per firmare la lettera d’incarico (Corriere della Sera, 8 febbraio).

Sembra una fiaba d’altri tempi la storia di questa giovane originaria di Mestre, che è stata assunta al nono mese di gravidanza. Assunta e subito in maternità perché l’accordo è che cominci tra cinque mesi.

LA SCELTA DELL’AZIENDA

Samuele Schiavon, il titolare della piccola impresa, e Stefano Serena avevano già visto lavorare Martina qualche tempo fa. In quel periodo lei si occupava della parte commerciale dell’azienda di vini friulana “Marco Felluga”. E ora che Samuele ha deciso di ampliare il suo team di Mestre ha pensato proprio a lei e l’ha contattata.

L’azienda con sede a Padova e Mestre che si occupa dal 2010 di realizzare siti ed esperienze digitali in una forma creativa mista tra web design e web development è in espansione e Samuele cercava una figura che si occupasse della parte commerciale.

“QUASI NON CI CREDEVO”

La maternità non ha mai rappresentato un problema, un ostacolo. Il colloquio è stato fatto due mesi fa, quando Martina era già incinta di sette mesi. «Appena Samuele mi ha chiamato l’ho avvisato subito della novità — dice Martina — gli ho detto che ero incinta di sette mesi e che avrei partorito a breve. La loro proposta era molto interessante e io ero felicissima che mi avessero contattato ma immaginavo che l’opportunità sarebbe sfumata. Ci siamo incontrati, abbiamo scambiato qualche idea. E alla fine mi ha detto che era sua intenzione offrirmi un contratto. Quasi non ci credevo».

“A NOI INTERESSANO LE SUE QUALITA'”

«Non ci abbiamo pensato, non in questi termini almeno — dice Serena — a noi interessava l’obiettivo, a prescindere dalla situazione personale di Martina, volevamo lei per le sue competenze e capacità. Ha lavorato per un’azienda importante sul fronte commerciale, l’abbiamo vista all’opera, sappiamo come si muove. Le auguriamo il meglio per la sua vita personale e la aspettiamo prima possibile».

Uno sguardo a lungo termine, quello dei tue titolari, difficile da riconoscere, oggi, nel panorama dei datori di lavoro. Quasi impossibile, anzi.

UNA SCOMMESSA “RARA” IN ITALIA

Per Martina, già madre di una bimba di 2 anni, è un sogno, una favola a lieto fine, ma in molti Paesi sarebbe la normalità, non evidentemente ancora in Italia dove la donna è diventata protagonista in poche ore su tutti i canali mediatici

«Trovare due persone che scommettono lo stesso su di te anche se a breve diventerai mamma per la seconda volta, purtroppo non le si trovano facilmente in giro. Soprattutto sapendo che per un po’ non ci sarai dovendo accudire la bambina in arrivo», aggiunge la neo-assunta (Messaggero Veneto, 9 febbraio).

“MI SENTO COME GIOVANNA D’ARCO”

«Mi hanno scritto un sacco di mamme, nel gruppo social – evidenzia Martina – tutte disperate perché non hanno lavoro, o licenziate perché sono rimaste incinta, o donne a cui non è stato rinnovato il contratto. Mi sento un po’ la Giovanna d’Arco della situazione» (Il Fatto Quotidiano, 8 febbraio)

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