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Giorgia Mollo: una giovane promessa che a 18 anni ha iniziato a collaborare con Phil Spalding

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Giorgia Mollo - pubblicato il 07/02/17
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Giorgia: La musica serve per abbattere i muri

I realised I only have one life
So I am living for today,
Come what may

Giorgia Mollo (Eleonora Giorgia Mollo) è una cantautrice italiana nata a Rossano Calabro il 20 dicembre 1992 che attualmente vive a Manchester, UK.

Inizia a studiare canto all’età di sei anni all’accademia del suo paese, Fagnano Castello, ma dall’età di tredici anni inizia a viaggiare e studiare in diverse accademie italiane.

All’età di 18 anni, di ritorno da un viaggio in Inghilterra, conosce a Roma Phil Spalding, noto musicista di sessione nel panorama inglese ed internazionale per aver collaborato con Elton John, Robbie Williams, Mick Jaggaer, Seal, Kyle Minogue, Mike Oldfield e molti altri.

Dopo aver ascoltato i suoi brani, Phil le propone di lavorare ad un primo progetto di collaborazione e scrittura musicale dando il via ad un’amicizia ed un progetto che continuano ancora oggi.

Ma sentite che cosa racconta a Cecilia.

Come hai imparato così bene l’inglese?

Volevo fortemente imparare l’inglese; mia mamma è insegnante di lingue e fu lei stessa a dirmi, Giorgia se davvero vuoi imparare l’inglese vai a lavorare in un ristorante in Inghilterra.

Ho un ricordo bellissimo delle mie estati a lavorare dispersa nella campagna inglese. L’ho sempre adorata, il paesaggio, i colori, la luce e finalmente ero lì.

Come sono trascorsi i tuoi anni di studio in UK?

Negli anni degli studi in UK, sentivo che la mia parte artistica si era assopita, perchè erano troppe le informazioni tecniche e di management che imparavo ogni giorno; così ho deciso di prendermi una pausa e sono andata a vivere per un pò a Brighton dove è accaduto qualcosa che mi ha fatto capire veramente il significato del mio fare musica.

Cosa è accaduto?

Stavo rientrando a casa dopo un provino; era una sera di pioggia e vento e la mia auto ha sbandato fermandosi ad un centimetro dal ciglio della strada dove c’era un dirupo. Potevo rotolare giù.

Sento di essere stata salvata da Dio e la consapevolezza che ho maturato dopo quell’episodio è che con la musica io ho una missione.

Che missione?

Innanzitutto ho scoperto di avere una grande energia positiva che non sapevo di avere; attraverso la musica voglio dire a più persone possibili ciò che ho dentro, voglio comunicare il mio entusiasmo e il mio amore per la vita.

Penso che la musica serva per abbattere i muri.

Ci sono delle persone vicine che ti aiutano in questo?

Tutta la mia famiglia mi è sempre stata vicina e tutt’ora lo è.

Mio papà è un grande esempio di generosità per me. Da lui ho imparato ad avere coraggio nelle scelte per il futuro, ho imparato ad amare gli altri, i diversi e gli emarginati e poi ho imparato che i sogni non hanno limiti se sono a fin di bene.

I tuoi prossimi progetti?

Quello più imminente è la realizzazione del video per la nuova canzone “I’ll Find my way” che parla della nostra terra, del fenomeno dell’immigrazione così sentito in Calabria; sto lavorando con un produttore e amico portoghese al nuovo EP e sto studiando per diventare una DJ. Voglio suonare a Dubai le canzoni del mio nuovo EP.

Continuate a seguire Cecilia su Facebook per scoprire nuovi artisti e nuova musica.

A cura di Laura Montorio

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