Non siamo la somma delle nostre debolezze e dei nostri fallimenti…di Ruth Baker
Ci sono molti spunti positivi in nel video di Buzzfeed “I Am Not That Girl”. C’è onestà, e non una traccia di autocommiserazione quando la narratrice dice: “Avere una mancanza di attenzione maschile in questo mondo è visto come un’anomalia, è visto come essere meno femminili. Sono sempre costretta a chiedermi cosa ci sia di sbagliato in me?”.
Spiega che non è mai stata “quella ragazza”, quella con i capelli luccicanti, elegante e con vestiti firmati, quella in grado di flirtare e quella che ha sempre un ragazzo. Fa male. Le sue insicurezze le portano dolore.
Ma si rende conto che forse non è destinata ad essere quella ragazza. Forse è destinata ad essere un altro tipo di ragazza. Una ragazza che semplicemente vive la sua vita.
Guardando questo video e poi leggendo i commenti su YouTube, sono rimasta colpita dalla profondità delle emozioni che questo video ha suscitato. Mi ha condotta in un luogo in cui non avrei voluto andare; mi ha mostrato il viaggio doloroso che ho percorso dall’adolescente persa che ero alla donna che sono oggi che, come la narratrice, ha le sue insicurezze ma non è definita da esse. Inoltre, la donna che sono oggi è “quella ragazza che si ama per ciò che è e non si basa sull’attenzione maschile per sentirsi bene”.
Sono ancora un work in progress, naturalmente! Ma riflettendo da dove vengo, mi sono sentita ispirata e ho scritto una lettera alla “me stessa 16enne”, per condividere alcuni dei consigli che ho imparato negli ultimi dieci anni.
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Cara Ruth,
Hai 16 anni e sei in procinto di lasciare casa per la prima volta. L’affronterai molto bene, comunque, prospererai, crescerai e ti svilupperai. Ma ci sarà una cosa che ti porterà tanto dolore, e sarà il fatto che non cercherai te stessa in Dio, ma nell’attenzione dei ragazzi. Ecco dunque alcuni consigli per te.
Il rifiuto non ti definisce. La scelta di prendere sul serio la castità porterà a molto rifiuto da parte dei ragazzi, e sarà un grande sbaglio mettere insieme il loro rifiuto e la tua autostima. Il loro rifiuto dice molto poco su di te, e tutto su di loro. Anche se fa veramente male, ti hanno risparmiato problemi togliendosi subito di torno. Non sei tu il problema, e non c’è bisogno di provare pena per loro quando ti lasciano in lacrime perché non vuoi avere rapporti sessuali con loro. Tu non devi loro nulla! Devi inoltre scoprire ciò che è davvero il rifiuto. Il rifiuto è paura, la paura che l’abbandono degli altri significhi che non valiamo la pena. Affrontare il rifiuto è liberatorio. Ci si rende conto che è solo un’illusione, come cadere da una grande altezza e scoprire di avere un paracadute. Il rifiuto non dice nulla su chi sei veramente, perché l’unica persona che non ti rifiuterà mai, Gesù Cristo, è l’unico che conta davvero, ed è Lui a reggere il tuo cuore.
Conosci il tuo valore. Una banconota da 20£ o da 50$ non perde mai il suo valore, non importa quanto sia sporca o stropicciata. Non è il miglior modo per spiegare quanto tu valga. Mia cara, non hai idea di quanto tu valga in questo esatto momento, quanto tu sia sempre valsa. Esattamente come sei, nonostante tutte le insicurezze, gli errori e le delusioni, c’è un’anima creata da Dio per l’immortalità. Custodiscila, e non avere paura di parlare quando le persone ti trattano disgustosamente. Ovviamente non dovresti nemmeno sperimentarlo, ma sii coraggiosa e non tacere.
E poi non c’è niente di male nel non volere uscire ed essere sempre socievole. Il tempo trascorso da sola ti aiuta davvero a consolidare ciò che sei. Se vuoi restare a casa e andare a dormire presto, fallo e non sentirti in colpa! Ti garantisco che non sarai l’unica. Ci saranno altre che fingeranno di divertirsi, quando in realtà sono altrettanto confuse, combattute o assonnate quanto te!
Non lasciare che la tua solitudine ti definisca. Riconosci il suo valore e, sì, il fastidio che comporta. A volte non è divertente andare a casa e fare la cosa giusta, invece di stare fuori a comportarsi da selvaggia. Eppure, permetti che ti spinga verso il più grande Amico che potrai mai conoscere. Usa i tuoi doni, la tua scrittura, per trovare Dio nella preghiera, e sappi che Dio non ci abbandona mai, né ci lascia senza sostegno, anche se in quel momento non lo possiamo vedere.
Hai tanta energia, tanta gioia e zelo per la vita. Ci vorrà un po’ di tempo per imparare a incanalarle in modo sano. Scoprire chi sei e (altrettanto importante) cosa è la vita è un’avventura. È una collaborazione tra te e Dio, come una danza, o come dipingere una straordinaria opera d’arte. Si inizia con una tela bianca, ma poco a poco si realizza qualcosa di meraviglioso ed inaspettato, con mille colori diversi. Usa la tua energia per sperimentare tutto ciò che puoi della vita. Costruisci una vita ricca ma sostanziale: prova tutti gli sport che puoi, abbraccia ogni hobby sano, tenta tutte quelle cose che hai sempre voluto fare. Non c’è bisogno di aspettare che un ragazzo si faccia avanti e ti dia la fiducia necessaria per fare queste cose. Né devi farle solo per impressionare gli altri. Fa ciò che ami veramente, che ti permette di attingere alla creatività del tuo Creatore. A chi importa se non è quello che tutti gli altri fanno? Scoprire ciò che ami davvero e quali sono i tuoi doni, sarà un uso gratificante del tuo tempo. Molto di più che preoccuparsi se sei “abbastanza” per il ragazzo che più ti piace.
Conosci il potere e l’immensa attrazione di una donna che sa il suo valore. Solo i pesci morti seguono la corrente! Sii coraggiosa. Abbi il coraggio di essere un tripudio di unicità e scopo, in un mondo perduto. La tua fede e il tuo stile di vita confonderanno e sfideranno le persone. Lascia che siano sconcertate, confondile, che si mettano pure in discussione! Non è il tuo ruolo quello di annacquarti per loro, finendo col compromettere ciò che sai è giusto. Un giorno un amico ti mostrerà inaspettatamente un elenco di aggettivi per descriverti. Ti dirà che sei: “elegante, senza tempo, formidabile, bella e angelica”. Sorriderai, ma saprai che questi aspetti meravigliosi sono il frutto di scelte dolorose. Sono l’altro lato dell’essere vista come ingenua, vecchio stile, frigida, strana e maniaca religiosa. Mantieni nella tua vita le persone che riconoscono il tuo valore, e non perdere tempo cercando di piacere a quelli che non lo fanno. Prega per perdonare coloro che ti hanno fatto del male, ma non correre dietro a loro nella speranza che torneranno.
Infine, sii “prudente come i serpenti e semplice come le colombe” (Mt 10:16). Impara che non è tutto oro quel che luccica. E sappi che l’antidoto per tutto – tutto – è rendere grazie. Sii continuamente grata per ciò che hai. Ciò che non hai svanirà, perché ti renderai conto che non è la cosa più importante del mondo. Sii grata per ogni dono che hai nella tua vita da single, e non rincorrere ciò che non è ancora tuo. Ogni cosa viene a tempo debito. Tutto ciò su cui devi concentrarti è il giorno che hai di fronte a te, e Colui che te lo ha donato. E tutto andrà bene.
Con amore, dalla “me stessa 26enne”.
PS: Ricordati che “noi non siamo la somma delle nostre debolezze e dei nostri fallimenti; al contrario, siamo la somma dell’amore del Padre per noi e della nostra reale capacità di divenire l’immagine del Figlio suo” (Grazie, Papa Giovanni Paolo II!).
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[Traduzione dall’inglese a cura di Valerio Evangelista]