Papa Francesco ha chiesto che le riunioni del consiglio di sovrintendenza dello Ior, il Cda laico dell’Istituto per le Opere di Religione, si svolgano separatamente da quella della Commissione cardinalizia «per sottolineare la distinzione dei ruoli». Lo ha reso noto la Sala stampa della Santa Sede.
Il direttore Greg Burke ha diramato una nota di precisazione «a proposito di notizie diffuse oggi sullo IOR», implicito riferimento ad un articolo apparso sul Messaggero, sottolineando che «la Commissione Cardinalizia di Vigilanza è nel suo pieno esercizio. Il Santo Padre ha voluto rafforzare il ruolo della Commissione Cardinalizia come organo distinto e separato dal Consiglio di Sovrintendenza, come dispone lo statuto dell’Istituto. Papa Francesco – spiega Burke – ha chiesto che, a partire da quest`anno, le riunioni del Consiglio si svolgano separatamente da quelle della Commissione, per sottolineare – conclude la nota vaticana – la distinzione dei ruoli».
Il quotidiano romano aveva pubblicato oggi un articolo a firma di Rosario Dimito intitolato «Ior, ribaltone del Papa, via i cardinali dal Cda» secondo il quale Francesco «avrebbe ritirato i cardinali dalla governance dell’Istituto di Opere di Religione» e l’uscita dal consiglio di sovrintendenza a maggio 2016 del banchiere Carlo Salvatori, «figura di rilievo per competenze e integrità morale», «potrebbe aiutare a interpretare le ragioni del ritiro della delegazione religiosa dallo Ior». In realtà l’uscita di Salvatori, insieme a Clemens Boersig, fu spiegata all’epoca dal Vaticano «nel quadro delle legittime riflessioni e opinioni circa la gestione di un Istituto di natura e finalità così particolari come lo Ior», una sottolineatura che sembrava alludere ad una divergenza con la linea di ridimensionamento voluta dal Papa rispetto ad un passato nel quale lo Ior ha ampiamente svolto attività finanziaria.
Lo scorso 15 dicembre, infine, la nomina dei nuovi membri del consiglio di sovrintendenza dello Ior, che ha sancito, per la prima volta nella storia dell’istituto, l’uscita di scena degli italiani, e l’ingresso, oltre agli altri membri (il presidente, il francese Jean-Baptiste de Franssu, la statunitense Mary Ann Glendon, il britannico Michael Hintze e il cileno Mauricio Larraìn), dell’americano Scott C. Malpass, dello spagnolo Javier Marín Romano e del tedesco Georg Freiherr von Boeselager, fratello, peraltro, del Gran cancelliere dell’Ordine di Malta, Albert Boeselager, rimosso a dicembre scorso dal gran maestro Matthew Festing e tornato in carica a gennaio dopo le dimissioni rassegnato da quest’ultimo nelle mani del Papa.