Make it Loud
“Join your voice with heaven now make it loud”
Un timbro di voce unico quello di Ike, che canta la sua canzone per tutti coloro che guardano al cielo per essere liberi sulla terra.
Una libertà conquistata dopo una lotta con se stessi, con la vita e la quotidianità;
Ike si prende tutte le nostre storie e le solleva, ci fa guardare in alto, risveglia la parte migliore di noi, quella che non si arrende, quella che vuole volare al di sopra di tutte le cose futili.
Un coro – Make it Loud – ci invita ad unire la nostra voce al cielo così che sia più forte e si trasformi in un vero canto di libertà.
La canzone “Make it Loud” è stata lanciata come singolo. L’ultimo album di Ike è Rivers.
Abbiamo avuto il piacere di chiedere ad Ike alcune cose riguardo alla sua musica,
ecco cosa ci ha risposto:
Caro Ike, la tua musica è un mix di soul, folk and blues che ti entra dentro; da dove nasce questo sound così ritmato e profondo?
Non lo so … penso di essere sempre stato più attratto dal lato organico della musica, la musica che mi parla. Non so se si possa definire “vintage”, ma mi riferisco alla musica che è espressiva, come quella indigena e popolare. Sento come se ci fosse un grande cuore che mi ama in questo genere di musica. Sono le cose che amo. Il soul, il folk, il blues. Sono le cose che la mia voce ama cantare.
Quali sono gli aspetti della vita da cui trai maggiore ispirazione per comporre le tue canzoni?
Penso sempre alle persone che stanno ai margini. Parto dal mio peccato, dalla mia fragilità, dalle mie mancanze; credo che la grazia di Dio e il Suo amore, sia sempre presente, a dispetto di ciò che siamo. La mia ispirazione deriva dal fatto che siamo tutti peccatori e mendicanti e che Dio è venuto a darci il cibo che ci serve, il sostentamento di cui abbiamo bisogno. Amo tuffarmi nell’infinita Grazia che mi viene donata da Dio.
Ogni giorno adoro pensare perché Dio mi ama così tanto, anche con tutti miei difetti e le mie mancanze.
Ho visto in alcuni video che improvvisi la tua musica in luoghi pubblici in formato take away, come lungo la strada, su una panchina al parco, in metropolitana, in un locale. Perché lo fai?
Beh sai, cantare in chiesa è bello, ma la maggior parte delle persone che hanno bisogno di Gesù non hanno la minima intenzione di entrare in una chiesa.
Esse vivono fuori, per le strade, nelle aree metropolitane. Il fatto di cantare nei luoghi pubblici è simbolico, riflette la mia spiritualità e il mio modo di vivere la fede. Preferisco stare in mezzo alla gente. A volte passiamo troppo tempo dentro le mura di una chiesa quando magari la nostra fede dev’essere portata alle persone, che sia con un sorriso o con una canzone.
(Laura Montorio & Libby Reichert)