E ora spunta il “vaccino” per difendersi dalle notizie false (e satiriche) che spopolano sui socialIl portale “Corriere d’Italia”, noto per altri clamorosi scoop come la multa per i peti in pubblico, ha diffuso un breve articolo nel quale viene raccontato che, durante un’intervista ad una TV argentina, Papa Francesco avrebbe rivelato di aver stanziato 40 milioni di euro a favore delle popolazioni del Centro Italia (www.cityrumors.it, 24 gennaio).
20 MILA CONDIVISIONI
Le clamorose donazioni sono state annunciate dal solo “Corriere d’Italia” che infatti, come recita la nota che chiude tutte le pagine del sito, non è una testata giornalistica vera propria ma preferisce autodefinirsi “magazine satirico”.
La notizia è ovviamente falsa, ma nella trappola tesa dal “magazine satirico” sono caduti oltre 20.000 utenti Facebook, che hanno rilanciato la bufala sui propri profili.
IL MONITO DEL PAPA
La bufala viene lanciata proprio nella Giornata delle Comunicazioni Sociali, durante la quale il Papa ha parlato, non a caso, di una “buona comunicazione” ad ogni livello.
«L’accesso ai mezzi di comunicazione, grazie allo sviluppo tecnologico, è tale che moltissimi soggetti hanno la possibilità di condividere istantaneamente le notizie e diffonderle in modo capillare. Queste notizie possono essere belle o brutte, vere o false», scrive il Papa.
«Già i nostri antichi padri nella fede parlavano della mente umana come di una macina da mulino che, mossa dall’acqua, non può essere fermata. Chi è incaricato del mulino, però, ha la possibilità di decidere se macinarvi grano o zizzania. La mente dell’uomo è sempre in azione e non può cessare di “macinare” ciò che riceve, ma sta a noi decidere quale materiale fornire».
LA BUFALA SUL CELIBATO
Il coinvolgimento di Papa Francesco in bufale virali non è un fatto nuovo. Il portale www.bufale.net ne cita diverse condivise dagli utenti dei social network. Le più clamorose sono tre. Di sicuro c’è quella che abolisce il celibato sacerdotale:
«Cambiano le norme del diritto canonico da parte di Papa Francesco all’indomani della chiusura del Giubileo straordinario sulla misericordia: “tutti gli uomini, di qualsiasi razza, religione, sesso e professione potranno decidere di sposarsi, procreare e avere la vita che tutti vorrebbero avere. Basta con il celibato dei preti, anche loro potranno sposarsi!»
La nuova disposizione è contenuta nella Lettera Misericordia et misera presentata ieri in Vaticano.
LA BUFALA SUL CORANO
Un’altra riguardava una «dichiarazione shock» del Pontefice: «Il Corano è la nuova Bibbia, Capitoli diversi di uno stesso testo». In questo caso è stata rilanciata da un altro portale di bufale, ovvero www.fattoquotidaino.it, il cui nome è molto simile a quello del giornale Il Fatto Quotidiano:
Papa Francesco parlerebbe del Corano come la nuova Bibbia, facendo uso di queste parole:
Italiani, il Corano è la nuova bibbia! Non fraintendete queste mie parole, ma ho passato queste ultime settimane a studiare in modo approfondito il Corano Musulmano insieme ai miei sacerdoti, e siamo arrivati a una conclusione straordinaria. Sembra che il Corano e la Bibbia siano state entrambe scritte dagli stessi Apostoli.
LA BUFALA SU PERON ED EVITA
Infine, una delle prime e clamorose bufale che hanno fatto il giro del web è la foto di un presunto Papa Francesco bambino ritratto con Peron ed Evita.
La foto è stata spacciata per vera, ma il Sismografo ricorda:
La fotografia dovrebbe essere stata scattata tra il 1946 e il 1955 (periodo del primo mandato di Perón). In questo arco di tempo Jorge Mario Bergoglio, nato il 17 dicembre 1936, aveva tra 10 e 19 anni.Poi si veda con attenzione la differenza notevole della morfologia delle orecchie, forma e attaccatura, del bimbo e quella di Papa Francesco. Infine, per alcuni non è da escludere che sia il solito fotomontaggio se si tiene conto dei colori di tutta la fotografia confrontati con quelli del bambino.
E anche www.bufale.net chiarisce:
Pare un po’ piccino il bimbo nella foto per essere un adolescente.
Infatti lo stesso Bergoglio racconta di aver visto Evita Peron personalmente una sola volta nella sua vita, essendo istintivamente attratto dal suo fascino indubbio, nel periodo della sua adolescenza.
IL “VACCINO”
Contro le notizie false, anche la scienza si è scomodata. I ricercatori dell’università di Cambridge hanno annunciato, in un report pubblicato sulla rivista “Global Challenges“, di aver trovato il modo di combattere le bufale grazie ad un “vaccino psicologico”, una sorta di tattica comunicativa-giornalistica (The Huffington Post, 24 gennaio).
Proprio come per i vaccini classici (che incentivano il sistema immunitario a produrre i propri anticorpi contro la malattia, come se il corpo fosse stato infettato da essa), gli studiosi suggeriscono di esporre preventivamente i lettori a una piccola dose di disinformazione
DUE POSSIBILITA’
Per risolvere il problema, ecco che entrano in gioco i vaccini, scrive The Huffington Post, il cui scopo dovrebbe essere quello di prevenire il diffondersi del virus. Gli studiosi hanno messo a punto due tipi: il primo prende il nome di “general inoculation” e consiste nell'”iniettare” una serie di avvertimenti. “Alcuni gruppi con finalità politiche usano le bufale per provare a convincere le persone che ci sia ancora molto disaccordo tra gli scienziati”, può recitare uno di questi slogan. Il secondo vaccino, invece, consiste nel prendere la notizia falsa e nell’esaminarla dettagliatamente e prende il nome di “detailed inoculation”.
I ricercatori hanno notato che questi vaccini psicologici hanno l’effetto di migliorare la capacità di analisi del lettore e di svegliarlo: il consenso intorno ad affermazioni scientifiche, con la loro azione combinata, si è alzato del 13%