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“ O Sanctissima” l’Inno Alla Vergine ancora oggi diffuso in tutto il mondo!

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Cecilia - pubblicato il 13/01/17
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O Sanctissima

Sicut lilium inter spinas Sic Maria inter filias

Autore ignoto – Interpretato da Robert Kochis

O Sanctissima, è una preghiera scritta nel 18° secolo, l’autore, sconosciuto, dedica questi versi meravigliosi alla Vergine Maria. Ancora oggi è molto diffusa la sua versione originale. È un canto che si usa in modo particolare nel tempo di Natale. Il brano, ci ricorda la santità, la pietà e la dolcezza di Maria. Il testo fa riferimento all’Immacolata Concezione e sottolinea la bellezza della Vergine. I due primi versi della terza strofa sono una chiara allusione al cantico dei cantici. La formula ‘prega per noi’ è spesso ripetuta come nelle litanie di Loreto, infine ‘prega per noi e nell’ora della nostra morte’ è l’invocazione che ritroviamo nell’Ave Maria.

Possiamo meditare su questo piccolo capolavoro con le parole di San Luigi Grignon de Monfort quando scrive nel suo Trattato della vera devozione alla santa Vergine : “I santi hanno detto meraviglie di questa santa città di Dio; essi, al loro stesso dire, non si sono sentiti mai così felici ed eloquenti, come quando hanno parlato di lei. Essi affermano che la sublimità dei suoi meriti, da lei elevata fino al trono della Divinità, non si può cogliere; che l’immensità della sua carità, da lei estesa oltre i confini della terra, non si può calcolare; che la grandezza del suo potere, che influisce perfino su Dio stesso, non si può commisurare; che, infine, la profondità della sua umiltà e di tutte le sue virtù e grazie, come un abisso, non si può sondare. O altezza incomprensibile! O ineffabile immensità! O smisurata grandezza! O impenetrabile abisso!”

Costanza d’Ardia

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