Per non recitare la “Salve Regina” senza aver ben capitoQuando recitiamo la “Salve Regina”, ad un certo punto, la Vergine Maria è invocata, come “Avvocata nostra”. Perché questo titolo di “Avvocata”? Per rispondere a questa domanda, innanzitutto, dobbiamo avere il giusto concetto, il giusto significato della parola “avvocato”. Molte volte noi pensiamo che l’avvocato sia colui che con la sua bravura, sia capace di difendere il reo, trasformando l’ingiustizia in giustizia, il male in bene, la condanna in assoluzione.
Quando però la colpevolezza è così evidente da non potersi in alcun modo negare, ecco che l’avvocato deve far sì da renderla il meno volontaria possibile, un puro accidente, una triste casualità, un fatto senza piena responsabilità.
La Vergine Maria non vive questo tipo di “avvocatura”. Lei è vera Avvocata, ma in modo diverso. Ella è “Avvocata” prima di tutto perché nostra “Assistente”, nostra “Guida”, nostra “Consigliera”, nostra “Amica”, sempre vicino a noi per illuminarci con i suoi consigli.
Questo titolo di “Avvocata” le riconosce 4 uffici:
Il suo primo ufficio è quello della prevenzione. Ella deve operare affinché mai cadiamo nel male, nella trasgressione, nella disobbedienza, nell’abbandono della retta fede, della santa carità, della bella speranza.
Il suo secondo ufficio è quello di elevarci nello spirito e nell’anima, attraverso una moralità alta, una spiritualità eccelsa, un’ascesi perfetta che giunge a non commettere più neanche un piccolo peccato veniale.
Il suo terzo ufficio è quello di indicarci la via del pentimento, del dolore dei peccati, della volontà di non offendere più il Signore.
Il suo quarto ufficio è quello dell’intercessione presso Dio. L’intercessione è duplice: prima di tutto è richiesta a Gesù di ogni più grande grazia per la nostra più alta santificazione. In secondo luogo è impetrazione di perdono. Siamo peccatori. La Vergine Maria chiede a Gesù che mostri verso di noi tutta la sua misericordia, tutta la sua pietà, tutta la ricchezza del suo amore, tutta la sua divina compassione.
È questa la sua vera missione di “Avvocata” nella sua intercessione: imitare il vignaiolo della parabola evangelica che chiede al padrone di non tagliare il fico sterile perché lui stesso lo avrebbe curato con più grande attenzione. Il fico va tagliato. Ma dopo aver speso ogni energia. Per noi ci sarà anche l’inferno eterno, ma solo dopo che la nostra “Avvocata” ha speso tutte le sue energie per curare la nostra sterilità spirituale.
Vergine Maria, Avvocata nostra, intercedi per noi. Vogliamo produrre frutti di vera salvezza. Angeli e Santi di Dio, custoditeci nella purezza della nostra “Avvocata” e Madre nostra dolcissima.
Don Francesco Cristofaro
www.donfrancescocristofaro.it