Gli scienziati di un’università britannica ricostruiscono il volto di San NicolaIl volto di San Nicola di Mira, il vescovo del IV secolo (270-343) che ha ispirato la figura di Babbo Natale e i cui resti mortali sono sepolti dall’XI secolo a Bari, è stato ricostruito dagli scienziati di un’università di Liverpool (Gran Bretagna).
Attraverso l’utilizzo di un sistema di ricostruzione facciale e tecnologia interattiva 3D, i ricercatori del Face Lab dell’Università John Moores di Liverpool hanno elaborato il ritratto di San Nicola, diffuso il 6 dicembre 2014, in occasione della festa liturgica del santo.
Secondo la docente universitaria Caroline Wilkinson, esperta di antropologia facciale, la ricostruzione del volto di San Nicola si è ispirata al materiale storico disponibile.
“Sono le sembianze più realiste per San Nicola, basate su tutto il materiale scheletrico e storico”, ha dichiarato. “Per noi è emozionante poter vedere il volto di questo famoso vescovo del IV secolo”.
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Negli anni Cinquanta del secolo scorso, la tomba del santo è stata restaurata, e le sue ossa trasferite temporaneamente. Approfittando dell’occasione, il Vaticano ha chiesto al professore di Anatomia Luigi Martino di studiare le ossa. L’esperto ha registrato in modo dettagliato le misure del cranio e delle ossa di San Nicola.
Nel 2004, il professore di Patologia Forense Francesco Introna e la Wilkinson hanno usato i dati raccolti da Martino per ricostruire il volto del santo. Dieci anni dopo, la Wilkinson e Mark Roughley hanno aggiornato il risultato ottenuto con le tecniche più recenti e più precise della ricerca anatomica e della grafica computazionale.
I ricercatori hanno dedotto le dimensioni e la forma dei muscoli facciali – che sono più di venti – partendo dal cranio. “I muscoli si collegano al cranio nello stesso luogo in tutte le persone, ma visto che i crani hanno forme diverse il risultato è un volto diverso per ciascuno”, ha affermato la Wilkinson.
Le tangenti di varie parti della cavità nasale determinamo la lunghezza del naso. Nel caso di San Nicola, il lavoro è stato più difficile perché il naso era fratturato. È probabile che il vescovo abbia subito la rottura del naso nel periodo in cui venne fatto prigioniero, durante la persecuzione dei cristiani ad opera dell’imperatore romano Diocleziano.
Il risultato della ricostruzione è il volto di un uomo di circa 60 anni, con la mandibola prominente e quadrata, la testa tonda e un naso asimmetrico. La pelle è olivastra e gli occhi scuri, com’è tipico nella zona mediterranea. Nicola era alto 1,68 m.
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Il volto ricostruito, nei suoi tratti generali, non è lontano dalle rappresentazioni del santo nell’iconografia orientale, ma si distacca parecchio dall’immagine comune di Babbo Natale, con gli occhi chiari e le guance rosate.
[Traduzione dal portoghese e adattamento a cura di Roberta Sciamplicotti]