Colloquio del Papa sull’accordo di pace in Colombia con il presidente Santos, che lo ha promosso, e con il suo predecessore Uribe, che lo ha avversato.
L’udienza al presidente colombiano, Jose Manuel Santos, fresco di premio Nobel per l’accordo di pace siglato con gli ex guerriglieri delle Farc, dapprima bocciato da un referendum popolare poi, emendato, approvato dal Parlamento, era in calendario da tempo. L’ex presidente Alvaro Uribe, che ha avversato l’accordo, ha riferito nel pomeriggio di ieri in Parlamento, dove ora siede come senatore, che il cardinale Pietro Parolin lo aveva chiamato per annunciare di essere stato invitato all’ultimo minuto in Vaticano e di essere pertanto in partenza: «Se non arrivo in tempo, non sarà intenzionale ma per mancanza di tempo». In mattinata Uribe è affettivamente giunto in aereo a Roma e si è subito recato in Vaticano.
Alle ore 10.30 di stamani, «come previsto», si legge in una nota della sala stampa vaticana, Papa Francesco ha ricevuto in udienza il Presidente della Repubblica di Colombia, Juan Manuel Santos Calderón, il quale ha poi incontrato il Segretario di Stato, S. Em. il Card. Pietro Parolin. Il colloquio è durato venti minuti. «In seguito, poco dopo le 12.00, il Santo Padre ha ricevuto in udienza il Senatore Álvaro Uribe Vélez, già presidente della Repubblica di Colombia. L’incontro è durato circa 20 minuti. Poi, alle ore 12.35, Papa Francesco ha ricevuto in udienza sia il Presidente Santos Calderón che il Senatore Uribe Vélez». Quest’ultimo incontro è durato circa 25 minuti. Santos si è poi diretto al Quirinale.
«Abbiamo bisogno del suo aiuto», ha detto al Papa il presidente colombiano Santos, a quanto riferito dai giornalisti che hanno assistito all’avvio dell’incontro e allo scambio dei doni. Il presidente colombiano ha regalato al Papa un «calligrafo», ossia una penna con una pallottola incastonata, copia di quella utilizzata per la firma degli accordi, sul quale è iscritta la frase «Le pallottole hanno scritto il nostro passato, la pace il nostro futuro». Santos ha donato a Francesco anche una corona di orchidee in porcellana: «Questa è un’opera di un’artista colombiana – ha spiegato – e le orchidee, fiore tradizionale della Colombia, sono simbolo di pace».
Il conflitto colombiano ha ucciso oltre 260mila persone.