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Il Papa ai seminaristi: siate uomini di relazione, con lo sguardo di Gesù

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Vatican Insider - pubblicato il 10/12/16
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«Essere un uomo di relazione»: chi si prepara a divenire sacerdote deve prendere questa decisione nel suo cuore. Lo sottolinea Papa Francesco nel discorso consegnato alla Comunità del Pontificio Seminario Regionale Pugliese Pio XI, oltre 300 persone, ricevute nella Sala Clementina. «Il santo popolo di Dio stanca, – avverte Bergoglio – ma come è bello trovare un sacerdote che alla fine della giornata è stanco, non ha bisogno delle pastiglie per addormentarsi». 

Francesco chiede a chi si prepara a diventare sacerdote di vigilare sul rischio del narcisismo e di non escludere nessuno. «Il primo ostacolo – osserva Francesco – da superare è dunque il narcisismo. È la tentazione più pericolosa. Non tutto inizia e finisce con me, posso e devo guardare oltre me stesso, fino ad accorgermi della bellezza e della profondità del mistero che mi circonda, della vita che mi supera, della fede in Dio che sostiene ogni cosa e ogni persona, anche me». 

Non bisogna quindi avere paura di risparmiarsi o di perdere qualcosa di noi. Senza vigilare sul rischio di essere narcisisti, «nessun cammino vocazionale è realmente possibile». Appartenere significa anche «saper entrare in relazione». Papa Francesco chiede quindi ai futuri sacerdoti di prepararsi a essere uomini di relazione e che questa sia la prima meta formativa. Man mano che l’ordinazione si avvicina, bisogna verificare se la propria capacità relazionale sta crescendo, perché la costruzione della comunità che un giorno i sacerdoti guideranno, «inizia nella vita di tutti i giorni in seminario». 

«Non sentitevi diversi dai vostri coetanei, – ammonisce Francesco – non ritenete di essere migliori degli altri giovani, imparate a stare con tutti, non abbiate paura di sporcarvi le mani. Se domani sarete preti che vivono in mezzo al popolo santo di Dio, oggi iniziate ad essere giovani che sanno stare con tutti, che sanno imparare qualcosa da ogni persona che incontrano, con umiltà e intelligenza. E alla base di tutte le relazioni ci sia la relazione con Cristo: man mano che lo conoscete, che lo ascoltate, che vi legate a Lui nella fiducia e nell’amore, fate vostro il suo amore, mettetelo nei rapporti con gli altri, diventate ‘canali’ del suo amore attraverso la vostra maturità relazionale». 

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