«Che non si perda questo rapporto con la natura, con il creato»: è l’invito che il Papa ha fatto all’Associazione Rurale Cattolica internazionale. Il Papa ha chiuso l’udienza raccontando «un aneddoto personale: ho avuto un colloquio con un contadino e mi raccontava come potava le olive. Un contadino semplice, e quando mi raccontava il modo di come faceva, ho visto tenerezza, aveva un rapporto con la natura come se fosse il papà. Che non si perda questo rapporto con la natura, con il creato», è stato l’appello del Papa.
Parlando invece del modello di `agribusiness´ il Papa ne ha evidenziato i rischi. «Quando vediamo le cosiddette malattie rare, che non si sa da dove vengono, dobbiamo pensare», ha detto il Papa elencando tra le criticità anche «perdite e sprechi nella produzione, ma anche l’incauto ricorso a tecniche che, in nome di un abbondante raccolto, possono eliminare la varietà delle specie e la ricchezza della biodiversità».