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Silvio Fernández Melgarejo, il mito che fa pregare i rockers

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Alvaro Real - pubblicato il 05/12/16
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Eccentrico e dalla vita sfrenata, ha scritto una delle più belle canzoni dedicate alla MadonnaSilvio Fernández Melgarejo è un cantante spagnolo che gli esperti hanno definito il massimo esponente del cosiddetto rock sivigliano. È un mito nel mondo del rock, estremamente popolare nella sua città, e la sua esistenza è piena di aneddoti.

La sua non è stata una vita esemplare, essendo stata caratterizzata da ubriacature e momenti sfrenati, eccentricità e anti-testimonianze, come quando con un amico ha preso del denaro da un cassiere, è andato all’aeroporto di Malaga ed è salito sul primo volo con destinazione europea. Ha continuato il suo periplo senza uscire dagli aeroporti, non smettendo di bere fino a quando non ha terminato i soldi.

Silvio era un personaggio eccentrico, polemico, sovversivo e incontrollabile. Il suo collega di rock e avventure Pive Amador lo dimostra con un aneddoto su quando cantavano di comizio in comizio durante la transizione spagnola: “Se suonavamo in un comizio di comunisti iniziava alzando il braccio e dicendo ‘Viva la Falange delle JONS [Giunte di Offensiva Nazionale-Sindacalista, n.d.t.]!’ E se il comizio era dell’AP [Alianza Popular] dedicava la prima canzone a Santiago Carrillo… La gente non faceva altro che ridere, perché tutti capivano il gioco”.

Questa vita caratterizzata da alcool, tabacco ed eccessi lo ha portato a morire ad appena 56 anni, nel 2001, per il deterioramento del suo organismo. Silvio Fernández Melgarejo era già diventato un mito del rock, molto amato da tutti i rockers e gli artisti dell’epoca, tra i quali Santiago Auserón, Raymundo Amador e Joaquín Sabina.

Rezaré

Di tutta la sua prolifica opera nel mondo del rock, una canzone è diventata rapidamente nota. È un brano curioso e che cozza con la sua figura, la sua vita e il suo percorso. Apparentemente…

Perché Silvio era un grande devoto della Settimana Santa Sivigliana, e amava la devozione popolare mariana. Il brano di cui parliamo è Rezaré, una versione della famosa canzone Stand By Me di Ben E. King, nella quale prega la Madonna accanto a varie immagini mariane della Settimana Santa.

Da questa canzone sono state tratte moltissime versioni e splendidi tributi:

Tra questi omaggi e queste interpretazioni figura quella del rocker Enrique Burnbury.

Una canzone rock trasformata in Marcia della Settimana Santa

Era un’epoca di sperimentazione musicale, e da lì sarebbe uscito questo inno rocker mariano.

Con questa canzone, ha spiegato Pive Amador, si voleva realizzare qualcosa di originale: “Abbiamo iniziato a pensare a cosa volevamo per il lato B del disco, che doveva essere un single mariano, e abbiamo deciso che se sul lato A avevamo utilizzato musica della Settimana Santa e l’avevamo trasformata in pop (swing) potevamo fare il contrario e prendere Stand By Me e trasformarla i Marcia della Settimana Santa”.

Sono rimasti tutti sorpresi da questa canzone, anche l’allora arcivescovo di Siviglia, il cardinale Carlos Amigo Vallejo, che ha spiegato cosa ha provato sendendola per la prima volta: “La prima impressione è stata di sorpresa quando l’orchestra parte con una canzone nota in altri ambiti e un testo tanto vicino alla religiosità di Siviglia. Questa sorpresa è diventata una melodia gradevole. La persona che cantava lo faceva con tanto sentimento, con un desiderio… pregherò, pregherò… Mi ha colpito”.

Silvio Fernández Melgarejo, icona di una vita eccentrica e punto di riferimento di ogni tipo di rocker, ha lasciato come grande eredità un inno mariano con gli accordi del rock. Un inno che ancora oggi molti rockers continuano a suonare.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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