L’associazione ProVita ha realizzato uno spot informativo sulla pratica dell’utero in affitto. Proposta al circuito cinematografico italiano della UCI, uno dei più diffusi, aveva subito delle lamentele e aveva optato per una sospensione, ma poi c’è stata una evoluzione della vicenda: «In seguito ad alcune segnalazioni ricevute nei giorni scorsi da alcuni clienti, Uci Cinemas ha sospeso per tre giorni la programmazione di uno spot contro l’utero in affitto nell’ambito del pre-show che precede la proiezione dei film. Effettuate le dovute e opportune verifiche, il Circuito ha deciso di riammetterla».
Soddisfazione da parte dell’associazione e da parte del Senatore Carlo Giovanardi che aveva denunciato il circuito UCI ma che ora lo ringrzia: «per la sensibilità dimostrata. La ripresa della programmazione – aggiunge – salvaguarda la libertà di espressione, in riferimento per di più a una pratica che è penalmente perseguibile» (Avvenire)
Lo spot descrive il dramma di una donna inseguita dal ricordo del bimbo tenuto in gestazione da cui poi è stata separata per sempre.