Le riunione si è svolta a Roma – presso la sede della Conferenza Episcopale Italiana – una riunione alla quale hanno preso parte i vescovi e i loro collaboratori delle diocesi colpite dal terremoto in Abruzzo, Marche, Lazio e Umbria; presieduta dal Segretario Generale, Monsignor Nunzio Galantino, ha visto la partecipazione dell’architetto Antonia Pasqua Recchia e del prefetto Fabio Carapezza Guttuso in rappresentanza del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
«All’indomani delle scosse del 30 ottobre – è detto in una nota – i Vescovi hanno dato voce alla drammatica situazione nella quale versa un territorio molto ampio e segnato da un disastro generalizzato. La perdita o comunque la compromissione del patrimonio culturale di interesse religioso ha portato a chiedere procedure celeri per la messa in sicurezza».
Soprattutto, «affrontando la questione con cuore di Pastori», i Vescovi hanno «rimarcato cosa significhi tale patrimonio per l’identità e l’appartenenza della gente: le chiese, in primis, sono luoghi di convocazione, riconoscimento e celebrazione; luoghi resi ancora più significativi dalla tragedia che ha privato migliaia di persone dell’abitazione. Di qui l’urgenza di procedere a restituirne al culto almeno una parte, secondo un elenco di priorità che i Vescovi hanno provveduto a stilare in base alle necessità e al bene delle comunità».
Tra le richieste avanzate dalle diocesi, quella di «essere riconosciuti come ente attuatore, di poter intervenire in prima persona nella messa in sicurezza come nella successiva opera di restauro e ricostruzione, e di poter contare su sgravi fiscali che consentano al privato di detrarre il contributo erogato a favore della manutenzione, della protezione e del restauro».
La riunione odierna si colloca nel quadro di quella collaborazione tra la Chiesa e il ministero che continua ai diversi livelli, non solo centrale, ma anche regionale e diocesano, potendo valorizzare la qualità di relazione tra gli uffici diocesani e i funzionari della Soprintendenza.
Intanto domani il Cardinale Angelo Bagnasco, Presidente della Cei – accompagnato dall’Arcivescovo di Spoleto – sarà in visita a San Pellegrino di Norcia, dove incontrerà la gente terremotata e visiterà ciò che rimane della cattedrale di S. Benedetto. Dopo il pranzo con gli sfollati ad Ancarano di Norcia, visiterà San Salvatore in Campi e l’Abbazia di Sant’Eutizio, prima di incontrare i terremotati di Preci.