Nell’album non mancano riferimenti a S.Teresa di Lisieux, Madre Teresa e San Francesco
Ricordiamoci di quanto eravamo lontani da Dio, quando Lui ci ha salvati. La nostra conversione è una testimonianza di Dio, della Sua misericordia. Ma è anche un modo per rapportarsi con le altre persone
Il garage dietro casa di Matt Maher (trasformato studio di registrazione) è diventato un’oasi di riflessione, e i tanti personaggi della storia della Chiesa contribuiscono notevolmente a questa riflessione: “Per me è stato naturale avvicinarmi agli scritti e alle citazioni di quelle persone che hanno sperimentato la tensione tra certezza e mistero”, ha dichiarato Maher.
Persone che fanno la differenza
Ed ha iniziato a memorizzare queste preghiere, questi stralci, studiando nel frattempo le voci profetiche che hanno avuto un impatto significativo nella storia della Chiesa: credenti che hanno portato avanti varie battaglie di fede, che hanno sfidato lo status quo e hanno lasciato una notevole eredità spirituale.
Questa breve lista di persone che hanno fatto la differenza è parte del suo ultimo album, Saints & Sinners.
S. Teresa di Calcutta
La canzone “Firelight” è ispirata a una delle sante più recenti della Chiesa, Madre Teresa di Calcutta. Maher ha preso ispirazione dall’esperienza di oscurità di Madre Teresa e da una citazione in particolare della suora albanese: “Se mai dovessi diventare santa, sarò di certo una santa dell’oscurità. Perché non sarò contenta di girare per le strade del cielo finché ci sarà anche solo un’anima che stia ancora desiderando Dio“.
“Questa sua citazione coglie la fame di chi, proprio in mezzo ai propri sforzi, continua ad amare gli emarginati e gli oppressi”, ha dichiarato Maher. “La canzone è un grido a Dio, una fragile preghiera, una richiesta a Lui di brillare nonostante la nostra disillusione, e di illuminare la strada per uscire dall’oscurità”.
San Francesco
“Instrument” è invece ispirato a San Francesco. Scrive Maher: “La preghiera di San Francesco è fonte di grande ispirazione nella mia vita. È una preghiera semplice, ma così bella. Fu scritta in Francia ed è attribuita a San Francesco perché sembra mostrare i caratteri della sua spiritualità… Il ritornello è ispirato da una canzone scritta proprio da San Francesco, ‘Cantico delle creature’, in cui viene ripetutamente detto: “Laudato sii“.
S. Teresa di Lisieux
La canzone “Everything is Grace” è un riferimento a una delle sante preferite di Maher, Teresa di Lisieux. Cita una frase di questa gigante della fede: “ ‘Tutto è grazia. Tutto è un risultato diretto dell’amore del Padre per noi. Non importa dunque quali difficoltà tu stia affrontando, se banale o seria. Ogni cosa è un’opportunità.’ Nel proprio cammino si arriva ad un punto in cui all’improvviso le cose si mettono per il verso sbagliato. Ma va bene così. Tutto è grazia”, spiega Maher. “Ogni cosa è un’opportunità. Undici anni fa ho scritto ‘Your Grace is Enough’, ed ora, ad undici anni di distanza, lo penso ancora”.
E i peccatori?
Dopotutto l’album è chiamato Saints & Sinners. Maher ha compreso che sebbene veniamo tutti da diversi background, esperienze diverse e opinioni contrastanti, ciò che ci unisce è la nostra umanità. “È il mio essere peccatore a permettermi di identificarmi con altre persone dal cuore rotto, di non vedermi come una persona migliore. Il cristianesimo non mi rende migliore di nessun altro”, sostiene.
“A volte il processo di trasformazione è molto confuso. Ricordiamoci di quanto eravamo lontani da Dio, quando Lui ci ha salvati. La nostra conversione è una testimonianza di Dio, della Sua misericordia. Ma è anche un modo per rapportarsi con le altre persone”. In fin dei conti siamo tutti creati da un Dio d’amore che ci ha progettati per uno scopo glorioso. Siamo tutti in pellegrinaggio, alla ricerca del nostro scopo, di una trasformazione radicale. Tutti, santi e peccatori”.