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La gita anti-Halloween si celebra a Lourdes

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Vatican Insider - pubblicato il 30/10/16
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Una gita pellegrinaggio a Lourdes in alternativa alla festa «pagana» di Halloween. Un rosario e un po’ di volontariato tra le persone che soffrono, invece di zucche illuminate, scheletri, streghe, mostri più o meno terrificanti, falò e horror party.  

Un piccolo miracolo  

Ecco la ricetta di Giovanni Ravalli, professore di religione cattolica all’istituto superiore «Federico Albert» di Lanzo, una trentina di chilometri da Torino. La cittadina dove, nel 1864, don Giovanni Bosco fondò il primo oratorio per i ragazzi al di fuori dal capoluogo.  

Ravalli, oggi pomeriggio, partirà verso i Pirenei con 280 persone, la maggior parte studenti della zona. Lui lo definisce «un piccolo miracolo», iniziato nove anni fa. Quando, durante una lezione di religione in una classe di elettricisti, uno degli allievi, buttò lì la proposta: «Professore, nel weekend di Halloween, che è una festa pagana, con tradizioni che non ci appartengono, perché non andiamo invece a Lourdes?». «E io credevo mi prendessero in giro» – ricorda oggi l’insegnante, che ha 39 anni, e ha dovuto sostenere aspri confronti con i colleghi «più laici» e poco propensi ai pellegrinaggi degli studenti.  

La prima volta  

«Affittammo un pullman e partimmo tra mille polemiche. Non eravamo nemmeno una quarantina, ma c’era molto entusiasmo» – rammenta il docente che, tenuto conto del numero dei partecipanti, stavolta sarà accompagnato da don Luciano Tiso, un giovane sacerdote.  

Anche perché, anno dopo anno, alla gita ha partecipato un numero sempre maggiore di giovani. È aumentata anche la curiosità. Insieme con i «ragazzi del prof Ravalli» hanno iniziato a iscriversi mamme e papà degli scolari e altri amici. Insomma, l’evento è diventato «un’esperienza». Andrea Russo, classe 4C dell’alberghiero, lo ammette subito: «È da tanti anni che sento parlare di questo pellegrinaggio a Lourdes, ma, sinceramente, non mi sentivo ancora pronto per un’esperienza così forte dal punto di vista spirituale. All’inizio dell’anno scolastico – continua – ho detto chiaramente al prof che non sarei mancato». 

Ovviamente c’è anche chi a Lourdes preferisce una serata trascorsa a divertirsi con la fidanzata e con gli amici in maschera, camuffato da Frankenstein o da Uomo Lupo, in giro per i locali, festeggiando Halloween e tutto. Ma non è il caso di Cristian Tassetti: a pochi mesi dalla maturità, è già andato alla grotta lo scorso anno. «Torno per rivivere la bella esperienza e, perché no, anche per ricaricarmi spiritualmente». Di sicuro ai 280 gitanti il coraggio non manca. Anche perché sarà un «tour de force», al modico prezzo di 60 euro, solo il viaggio.  

Con i malati  

Due notti in pullman e una «total immersion» di un giorno nella preghiera: messa con i malati, processione e conferenza con Alessandro De Franciscis, il responsabile del «Bureau Medical» di Lourdes, dove vengono valutate le segnalazioni dei presunti miracoli attribuiti alla Vergine.  

Intanto, la gita «anti-Halloween» un piccolo miracolo l’ha realizzato davvero. Una trentina di studenti che parteciparono ai primi viaggi hanno infatti costituito un gruppo che oggi fa volontariato negli ospedali e regala un sorriso a chi non è nelle migliori condizioni. 

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