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Miracolo a Roma con Cecilia Eusepi

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Vatican Insider - pubblicato il 18/10/16
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Fra due mesi è Natale, l’Evento più sentito del mondo, quello che fa sognare milioni e milioni di bambini e anche i più grandi, forse è arrivato il momento di staccarsi da tutte le cose inutili, quelle che ci rendono frenetici, facendoci dimenticare di respirare e di guardare il Creato, per risvegliare dentro di noi quella luce che ci fa stare bene, pensando a chi ci ama, a chi ci ha dato un segnale positivo per la nostra vita e, riflettendo anche su tutti quelli che hanno lasciato un segno, sacrificando la loro propria vita per noi e per tutta l’Umanità…. 

Nel 1910 nasce Cecilia Eusepi, ma viene colpita da una malattia e lascia la vita terrena all’età di 18 anni. Anche lei aveva tanti sogni, ma capì molto presto che Dio, Gesù Cristo Nostro Signore, aveva scelto qualcosa di diverso per lei e, accettando il suo destino lo ringraziava, vivendo ogni giorno sofferenze e sacrifici come se fossero dei desideri, cercando anche in ogni attimo di vita la virtù, perché si sentiva un pagliaccio buono a nulla, per questo la sua purezza tocca il cuore di tutti e, il suo esempio di fede, d’amore e di speranza, ha vinto… Cecilia è stata proclamata beata nel giugno 2012. 

Forse è la forza del destino, o ancora l’effetto di circostanze inconsuete, a guidare i miei passi, ma ho conosciuto Cecilia a Sant’Agostino (Civitavecchia) nella chiesetta della Madonna delle lacrime di sangue, dopo alcuni giorni, mentre andavo all’accademia a piazza del Popolo a Roma, vedo la Madonna, bellissima sul marciapiede, non ho potuto resistere a prometterle di fermarmi dopo il mio appuntamento, tornando indietro non ho più trovato la statua, nelle mie ricerche entro in una chiesa, la chiesa di San Marcello, davanti a me meravigliosa, l’immagine di Cecilia, da li iniziò un percorso di speranze, un piccolo miracolo, per me che sono un’artista… 

Scrivo l’inno per Cecilia Eusepi «Cecilia, Luce dell’Innocenza», dopo la sua pubblicazione (Velar srl) proposta in un cofanetto composto da un libro scritto da padre Tito M. Sartori osm e da un cd, pubblico anche la preghiera per Cecilia e poi, organizzo la celebrazione dove si sono svelati dei fatti mai detti, sulla piccola ma «Grande» Cecilia, l’evento è stato presieduto da fra Camille M. Jacques osm e animato dai frati Servi di Maria con il rettore, fra Enrico Cassini, osm, che ha fatto vivere alla platea dei momenti di grandi emozioni, dove si sono esibite delle ballerine classiche con una coreografia curata da Minea de Mattia, creando un connubio perfetto sulle note della canzone «Cecilia, Luce dell’innocenza», accompagnata da un video con immagini suggestive della natura incontaminata, di sorgenti con acqua chiara e trasparente che rispecchiano la purezza della dolce Cecilia. 

La testimonianza di Manuela Pezzato e del miracolo vissuto ultimamente, porterà alla luce nuove speranze per tante persone bisognose, poi l’assemblea è stata invitata a toccare oggetti e reliquie di Cecilia (prestate dal postulatore fra Franco M. Azzalli osm), dove i più sensibili si sono lasciati andare in un pianto di lacrime liberatorio, vivendo l’intesa come un regalo del cielo, in quanto in quella notte c’è stato quasi il «diluvio Universale» a Roma, siamo al 16 settembre 2016, è piovuto così tanto, che per me è stato un segno purificatore che ha reso ancora più bella questa Celebrazione, vissuta con fede, amore e speranza da tutti noi; dopo, i presenti sono stati invitati a sentire: «Profumi e Sapori della Tuscia», con varie prelibatezze preparate da artigiani e gruppi di devoti alla beata Cecilia, di Monte Romano e di Nepi, sono stati particolarmente apprezzati il pane di Monte Romano «Il Casareccio», e «Antico Forno». 

Non sono meno protagonisti dell’evento altri partecipanti, dando inizio al futuro cammino della Beata che con semplicità, ma con profondo sentimento, hanno voluto essere presenti, arricchendo anche loro un certo spazio denominato «L’Angolo della Bontà», con l’offerta di prodotti di Narni, Santoiolo, Cerrere e Bms di Spoleto, richiamo del Giubileo della Misericordia promulgato da papa Francesco, in cui si sono condivise portate e dolci, come «Il Giglio» realizzato dalle parrocchiane di Monte Romano e «La Rotonda» ideato da me e creato da nonna Carla, tutti insieme spinti verso un unico pensiero, quello della piccola ma Grande Cecilia…. 

*Artista 

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