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Stefania Atzori imprenditrice: il mio successo? La fede in Dio e l’essere donna

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Lucandrea Massaro - Aleteia - pubblicato il 17/10/16
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Intervistata da Repubblica, Stefania Atzori, amministratore delegato della Sirio, si racconta e spiega come anche mettendo da parte la massimizzazione del profitto (o forse proprio per questo?) possa dare lavoro a 570 persone dal Veneto al Lazio, per il 70% donne. La Sirio compete con Chef Express o Sarni mychef nel segmento della ristorazione commerciale ed è in costante crescita da quando, nel 2006, Stefania Atzori ne ha preso le redini.

Donna e manager

Così la Atzori, 45 anni, Ad dell’azienda che porta il marchio della famiglia:

“Debolezze non ne vedo, solo punti di forza. Il mio è sempre stato un mondo di uomini e questo forse mi ha aiutata, sono stata un precursore dell’area manageriale. A Cernobbio, dove sono stata con Confimprese, eravamo poche le figure apicali. C’è un retaggio culturale per cui devono passare alcuni decenni prima che il nostro ruolo venga considerato un punto di forza nell’economia. Ci sono tantissime donne in gamba, determinate, competenti ma, lo vedo nelle riunioni, l’uomo ha ancora un peso diverso in ogni ambito di lavoro”.

Essere madre. Anche in azienda

Diventare mamma è considerato spesso un ostacolo per affermarsi nel lavoro, e di fatto per molti datori di lavoro è considerato un handicap:

“Per fortuna ho avuto le figlie quando ero giovane. È stato molto faticoso, ma nel privato e nel lavoro sono abituata a guardare un problema alla volta per trovare le energie. Da quando sono in azienda non abbiamo massimizzato il profitto, anzi lo abbiamo ridotto, e questo ci ha permesso di affermarci sul mercato. Gli azionisti mi hanno seguito, e abbiamo ottenuto buoni risultati per tutti quelli che ci lavorano. Sono una persona di successo, soddisfatta, non per mancanza di umiltà. Avrei potuto vivere dieci vite e non avrei vissuto le tante emozioni che mi ripagano. È bello guardarsi attorno e vedere quello che si è creato, le famiglie che abbiamo vicine, ragazzi bravi e in gamba”

La fede? Una risorsa a cui non rinunciare

Il potere, la leadership assoluta è nata con capacità decisionale e assunzione di responsabilità, anche piantando i piedi. “Ho un carattere molto tranquillo – spiega – frutto delle esperienze della vita, della mia fede, del mio cammino spirituale. Sono la più piccola di tre sorelle, mio padre è morto nel 2012, la mia migliore amica nel 2013. In quei momenti la mia forza è aumentata”.

“Magari in ambito matrimoniale sono stata meno brava. La fede mi ha aiutato. Sono stata catechista fino all’anno scorso, ho fatto tanti pellegrinaggi, sono stata a Gerusalemme, a Medjugorie, collaboro col Banco alimentare, il Cammino di Santiago me lo riservo per più avanti, vorrei fare tutto”.

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