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Sembra una persona normale ma fa “miracoli”: ha già salvato 5 vite

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Alvaro Real - pubblicato il 17/10/16
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Paco Caro, un conducente di autobus, “toccato dalla bacchetta magica di Dio”Paco Caro è un uomo di 51 anni. È diabetico, ha la pressione alta e lavora come conducente di autobus urbani a Jerez de la Frontera, in Spagna. È una persona normale, ma dietro quest’apparenza si nasconde qualcuno di speciale, quasi soprannaturale.

A Jerez de la Frontera è un supereroe, e non c’è da stupirsi. Già in cinque occasioni ha salvato delle vite umane. “Forse sono stato toccato dalla bacchetta magica di Dio”, ha affermato scherzando al quotidiano El Español questo grande devoto alla Madonna della Speranza de la Yedra.

Ecco le cinque occasioni in cui Paco Caro è riuscito a salvare delle vite, come riferisce El Español:

1. Aveva solo 12 anni e il proprietario della frutteria di Jerez nella quale lavorava come aiutante lo portò in spiaggia. “Mentre faceva il bagno si rese conto che l’acqua aveva risucchiato improvvisamente un bambino di cinque o sei anni, che giocava con le onde a cinque metri da lui. Non vedendolo riemergere dopo pochi secondi nuotò fino al punto in cui si trovava il piccolo, si immerse e lo afferrò per il braccio per riportarlo in superficie”.
2. 16 anni dopo, nel 1993, Paco aveva 28 anni e lavorava nel confezionamento di prodotti di pasticceria industriale. In uno dei negozi in cui lavorava sentì una donna gridare: “Il mio bambino, il mio bambino sta soffocando!” Suo figlio non respirava ed era già cianotico. Paco ha dato dei colpi secchi sulla schiena del bambino fin quando questi non ha vomitato un pezzo di plastica che gli ostruiva le vie respiratorie.

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3. Nel 1999, poco dopo l’inizio della Settimana Santa, Paco stava passeggiando con la moglie e i figli nel centro cittadino. Passando vicino a un bar ha sentito delle grida e ha visto un uomo a terra. L’uomo aveva avuto un attacco epilettico e cadendo si era ferito alla testa battendo sul poggiapiedi sotto il bancone. “Mi sono protetto le dita di una mano nel caso mi avesse morso”, ha spiegato. “Con l’altra gli ho aperto la gola. A poco a poco ha ripreso a respirare e si è rialzato”.
4. Il 14 ottobre 2005, Paco si è fermato in un bar. Non ci era mai stato, ma la Provvidenza ha voluto che entrasse lì a fare colazione. Prima di poter mangiare qualsiasi cosa, un cliente che stava dalla sua parte gli è caduto addosso, vittima di un infarto. Paco lo ha steso al suolo e per venti minuti gli ha praticato il messaggio cardiaco. L’uomo sembrava morto, ma Paco non ha desistito. La sua costanza ha salvato la vita del cliente, come ha poi spiegato il medico del Pronto Soccorso giunto sul posto.
5. L’ultima volta in cui Paco ha salvato una vita è stata nel settembre scorso. Stava conducendo il suo autobus della linea 2 dopo aver ottenuto un cambio di turno. Una passeggera lo ha chiamato spaventata. Un anziano di 85 anni si era sentito male. Paco ha agito di nuovo: “Gli ho praticato un massaggio cardiaco per cinque minuti e gli ho tirato fuori la lingua dalla gola proteggendomi la mano con un fazzoletto, fino a quando ha ricominciato a respirare”.

Non tutti possono raccontare come hanno salvato una vita. Farlo due volte può essere un caso, ma cinque, come è accaduto a Paco, fa pensare che in qualche modo la Provvidenza stia agendo.

Paco Caro non è medico né infermiere, ha seguito solo un breve corso di primo soccorso molti anni fa. Ora tutti cercanno il supereroe di Jerez, il “salvavite”, per farsi accompagnare nei propri viaggi o nelle commissioni.

 

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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