«G2, santa Chiara! Brava, ha vinto una coroncina del rosario. F4, niente da fare, ha sfiorato don Bosco e santa Rita da Cascia, ma questa parte di piazza San Pietro è vuota, non ha santi né martiri; ritelefoni, la prossima volta magari le capita di centrare il santo del giorno!».
Al telefono c’è Nico Guarnori, che tutti conoscono come «Nico del lago d’Orta»; all’altro capo persone che telefonano a Radio Mater per «Mezzogiorno e dintorni», il programma che ha superato le 300 puntate, in diretta ogni giovedì dalle 12,20 alle 13. Nico trasmette da casa sua, ad Orta. Alle pareti ci sono le foto di Papa Francesco, Giovanni Paolo II, le immagini di Padre Pio e di san Giulio, che è il patrono del lago. «L’idea è semplicissima – racconta Nico – ho pensato alla battaglia navale, e invece del mare ho immaginato piazza San Pietro; la suddivido ogni settimana in tanti quadratini, a cui assegno lettera e numero. Ad alcuni quadrati corrisponde un santo; l’ascoltatore chiama, sceglie una combinazione, e se ha indovinato quella col santo vince un ricordo. Può essere una targhetta in legno con i volti di Padre Pio e Papa Francesco, o l’immagine di un santo, una corona del rosario. Vincere è semplice, ma la gente chiama per sentire una voce amica, un saluto, avere una parola di conforto».
Per vivacizzare la trasmissione il conduttore immagina ogni volta di mettersi in contatto con piazza San Pietro e contatta «fra Piero» che controlla in scooter se effettivamente alla combinazione corrisponde qualche santo.
I gadget li procura Nico, aiutato dalla moglie Sandra Moroso, che durante la trasmissione scrive nomi e indirizzi dei vincitori a cui poi spedire il premio. «I piccoli regali li mettiamo noi, invece per i francobolli per la spedizione chiedo aiuti ai radioascoltatori».
Prima di dedicarsi ai quiz con santi e pontefici Nico ha trascorso trent’anni fra radio e tivù piemontesi: conduceva giochi e varietà, dove metteva a confronto le Pro Loco dei paesi o faceva gareggiare le coppie a chi era più bravo a conoscere hobby e passioni del coniuge; cantautore, un pallino per i motivi di sapore ecologico, aveva inciso anche 45 e 33 giri per la Durium. Nel 1997 l’episodio che gli ha cambiato la vita: «Sulla parete del palazzo del Seicento dove abito, ad Orta – racconta – è apparsa una immagine che io ritengo sia di Padre Pio. A quel punto ho deciso di lasciare i varietà, le trasmissioni di puro divertimento per dedicarmi alla fede. E visto che resto un uomo di spettacolo, ho cercato di legare i due elementi». Parte «Mezzogiorno e dintorni» e chiama una signora di Carbonia: «Nico, per colpa tua ho lasciato bruciare l’arrosto nel forno, D4!». «Brava, sant’Alberto, è il santo del giorno, meriti un bonus, coroncina del rosario e targhetta in legno con Padre Pio e Papa Francesco!».