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Il decalogo del catechista misericordioso

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Alfa y Omega - pubblicato il 15/10/16
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Riprendendo le parole di papa Francesco nell’omelia della celebrazione eucaristica del Giubileo del Catechista nell’Anno della Misericordia, possiamo trovare dieci proposte che definiscono questa figura, in una sorta di Decalogo del catechista della misericordia:

1. Il catechista annuncia, sull’esempio di San Paolo, l’aspetto essenziale della fede, il primo annuncio, che “il Signore Gesù è risorto, il Signore Gesù ti ama, per te ha dato la sua vita; risorto e vivo, ti sta accanto e ti attende ogni giorno”, e “Gesù ti ama veramente, così come sei”.

2. Il catechista della misericordia sa che “è amando che si annuncia Dio-Amore: non a forza di convincere, mai imponendo la verità, nemmeno irrigidendosi attorno a qualche obbligo religioso o morale”.

3. Il catechista della misericordia non è mondano né “strabico”, a differenza di chi “guarda con riverenza le persone famose, di alto rango, ammirate dal mondo, e distoglie lo sguardo dai tanti Lazzaro di oggi, dai poveri e dai sofferenti che sono i prediletti del Signore”.

4. Il catechista della misericordia costruisce la storia uscendo da sé, perché “Dio si annuncia incontrando le persone, con attenzione alla loro storia e al loro cammino”.

5. Il catechista della misericordia annuncia Cristo “con la testimonianza semplice e vera, con l’ascolto e l’accoglienza, con la gioia che si irradia”, perché “il Signore non è un’idea, ma una Persona viva”.

6. Il catechista della misericordia annuncia Cristo con allegria e coerenza: “Non si parla bene di Gesù quando si è tristi; nemmeno si trasmette la bellezza di Dio solo facendo belle prediche”.

7. Il catechista della misericordia annuncia Cristo nella carità e con creatività: “Il Dio della speranza si annuncia vivendo nell’oggi il Vangelo della carità, senza paura di testimoniarlo anche con forme nuove di annuncio”.

8. Il catechista della misericordia annuncia Cristo con umiltà e spirito di servizio, perché “come servitori della parola di Gesù siamo chiamati a non ostentare apparenza e a non ricercare gloria”.

9. Il catechista della misericordia annuncia Cristo con ottimismo, perché “non siamo profeti di sventura che si compiacciono di scovare pericoli o deviazioni; non gente che si trincera nei propri ambienti, emettendo giudizi amari sulla società, sulla Chiesa, su tutto e tutti, inquinando il mondo di negatività. Lo scetticismo lamentevole non appartiene a chi è familiare con la Parola di Dio”.

10. Il catechista della misericordia annuncia Cristo con apertura e vicinanza, perché “chi annuncia la speranza di Gesù è portatore di gioia e vede lontano, ha orizzonti, non ha un muro che lo chiude; vede lontano perché sa guardare al di là del male e dei problemi. Al tempo stesso vede bene da vicino, perché è attento al prossimo e alle sue necessità”.

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