È il venezuelano Arturo Sosa Abascal, 68 anni, il nuovo superiore generale dei gesuiti. La 36esima congregazione generale, riunita in questi giorni a Roma, lo ha eletto con un voto questa mattina.
Padre Abascal, della provincia venezuelana del Gesuiti, è nato a Caracas il 12 novembre 1948. Era delegato del superiore per le case internazionali della Compagnia. È addottorato in Scienze politiche alla Universidad Central de Venezuela. Parla spagnolo, italiano, inglese e comprende il francese.
Il 30esimo successore di sant’Ignazio di Loyola, che fondò la Compagnia di Gesù nel 1540, succede allo spagnolo Adolfo Nicolas, lunghi anni missionario in Giappone, che si è dimesso al raggiungimento degli 80 anni di età. Il generalato dei Gesuiti è stato a lungo un incarico vitalizio e tuttora non ha una scadenza prefissata.
Dopo lo spoglio, e prima della pubblicazione del nome del nuovo superiore, un applauso ha accolto l’elezione del nuovo Superiore ed è poi stato informato telefonicamente il Papa, per la prima volta nella storia della Compagnia di Gesù anch’egli un gesuita.
A eleggere il nuovo Superiore sono 212 gesuiti di 66 paesi diversi riuniti da lunedì della scorsa settimana nella curia generalizia, a pochi passi dal Vaticano. Il voto ha seguito quattro giorni di «murmurationes», ossia riservati incontri a tu per tu tra gli elettori, intercalati da momenti di preghiera, che hanno fatto emergere le candidature, anch’esse riservate, e, questa mattina, la scelta del nuovo generale dopo una Messa presieduta, alle 8, da padre James Grummer, vicario generale dopo le recenti dimissioni di padre Nicolas. Se i padri della congregazione generale sono muniti di tablet, il voto è avvenuto però con schede di carta.
Dopo una Messa di ringraziamento per l’elezione, il capitolo dei Gesuiti proseguirà per altre settimane, prevedibilmente fino a inizio novembre, per scegliere i collaboratori del nuovo Generale e definire l’agenda di governo.