“Stanno tutti bene i tre cuneesi ad Haiti”. A dare la notizia è padre Antonio dei Camilliani di Torino, che stamane è riuscito a parlare con padre Massimo Miraglio, di Borgo, da dieci anni impegnato a Jérémie nella costruzione di un ospedale. Alla missione lo avevano raggiunto ai primi di settembre i volontari Renato Gastaldi di Chiusa Pesio e Giamberto Viara di Pianfei, entrambi pensionati. Di loro non si avevano notizie da martedì, quando l’uragano Matthew si era abbattuto sull’isola caraibica, causando distruzione e morte.
«La loro casa ha resistito alla tempesta, riportando solo qualche danno al tetto – dice padre Antonio -, mentre la città (30 mila abitanti) è stata quasi completamente distrutta. Ci sono almeno 400 persone decedute e il bilancio è purtroppo destinato a salire. Strade allagate, case scoperchiate o rase al suolo, anche la cattedrale è semi distrutta. Come un terremoto». I camilliani hanno subito telefonato ai familiari di Miraglio, Gastaldi e Viara. «L’avevo detto che ero ottimista, possiamo tirare un sospiro di sollievo – dice Tommasina, moglie di Gastaldi -. Il loro volo di rientro era previsto per il 23 ottobre. Ora aiuteranno i sopravvissuti ed è giusto che diano una mano a padre Massimo nella ricostruzione».