«Il Papa verrà senz’altro l’anno prossimo e spero che possa venire nel primo semestre. Per noi quella visita sarà molto importante perché l’accordo tra il governo e la guerriglia è un accordo politico ma bisogna adesso costruire la pace e la pace si costruisce con il perdono, la riconciliazione, la fraternità, e tutte queste cose non vengono da un accordo politico ma bisogna costruirle tutti i giorni. In questo senso la visita del Santo Padre è importante, perché ci darà luce e forza per andare avanti». Lo afferma il cardinale Ruben Salazar Gomez, arcivescovo di Bogotà (Colombia) e presidente del Consiglio episcopale latinoamericano (Celam), in una dichiarazione al Servizio Informazione Religiosa (Sir) della Chiesa Italiana.
Nell’intervista al Sir, il Porporato commenta la decisione di conferire il Premio Nobel per la pace 2016 al presidente della Colombia Juan Manuel Santos, che ha guidato il paese verso il processo di pace con i guerriglieri Farc. «La situazione in Colombia in questo momento non è facile», spiega il Cardinale che in questi giorni si trova a Montecarlo, ospite del Ccee per l’assemblea plenaria.
Giovedì prossimo è stata convocata una riunione straordinaria di tutti i vescovi del Paese per vedere quale deve essere il ruolo e il contributo che la Chiesa può dare a questo processo di pace.