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Al Azhar organizzerà una conferenza sulla pace con le Chiese d’Oriente nel 2017

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Vatican Insider - pubblicato il 03/10/16
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L’Università islamica di al-Azhar organizzerà nei primi mesi del 2017, in cooperazione con il Consiglio islamico degli Anziani, una Conferenza internazionale sulla pace, la convivenza e il dialogo interreligioso, a cui prenderanno parte attiva anche i rappresentanti delle Chiese cristiane d’Oriente. 

La notizia, come riferisce l’Agenzia Fides, è stata rilanciata dalla stampa egiziana in margine a un incontro avvenuto a metà della scorsa settimana tra Hamad bin Isa al Khalifa, monarca del Bahrein, e lo sheikh Ahmed al Tayyeb, Grande Imam di Al Azhar.  

Il Consiglio Islamico degli Anziani è un organismo internazionale indipendente creato nel luglio 2014 come strumento per promuovere la pace tra le comunità islamiche. La sua sede è situata ad Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti), e tra i suoi obiettivi figura anche il proposito di «porre fine al settarismo e alla violenza che affliggono da decenni il mondo musulmano».  

L’impegno diretto di al-Azhar sul terreno del dialogo interreligioso a favore della pace e contro ogni forma di violenza è stato confermato anche dalla partecipazione dello stesso Imam al Tayyeb all’incontro svoltosi a Ginevra dal 30 settembre al 1 ottobre, che ha visto riuniti insieme una delegazione del Consiglio mondiale delle Chiese (WCC) e rappresentanti del Consiglio islamico dei saggi. Durante la sua permanenza a Ginevra, il Grande Imam al Tayeeb ha anche tenuto una relazione sul ruolo dei leader religiosi nella costruzione della pace, ospitata nell’Istituto ecumenico di Bossey – appartenente allo stesso WCC – nel contesto del settantesimo anniversario della fondazione dell’Istituto.  

L’incontro – si legge nel comunicato finale della Conferenza, pervenuto all’Agenzia Fides – ha affermato la necessità per i membri di tutte le comunità religiose «di avere eguali diritti e responsabilità come cittadini dei rispettivi Paesi». Per il prossimo anno, la collaborazione tra WCC e Consiglio musulmano dei Saggi proverà anche ad esplorare insieme le vie opportune per affermare il «contributo vitale» che le donne possono offrire all’opera di promozione della pace motivata dalla propria fede religiosa. 

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