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Le 4 grandi ragioni per cui Dio si è fatto uomo (secondo il Vangelo e i santi)

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Javier Ordovás - pubblicato il 26/09/16
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“Infatti il Figlio di Dio si è fatto uomo per farci Dio”. (Sant’Atanasio)Dice il Credo della Chiesa Cattolica: “Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo”.

La Chiesa chiama “Incarnazione” il fatto che il Figlio di Dio abbia assunto la nostra natura umana per realizzare, attraverso di essa, la nostra salvezza.

Scrive San Paolo: “Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce” (Filippesi 2:5-8)

E San Gregorio di Nissa, Padre della Chiesa, scrive nel suo illustre “Grande discorso catechetico”:

La nostra natura aveva bisogno di un medico, perché era caduta in una malattia. L’uomo caduto aveva bisogno di uno che lo rialzasse. Colui che aveva perduto la vita, aveva bisogno di colui che la dà. Colui che s’era distaccato dalla partecipazione del bene aveva bisogno di chi ve lo riconducesse. Colui che era chiuso nelle tenebre aveva bisogno di riavere la luce. Aveva bisogno di un redentore il prigioniero, di un aiuto l’incatenato, d’un liberatore lo schiavo oppresso sotto il giogo. Ti sembra che siano cose piccole queste e che non meritassero d’attirare lo sguardo di Dio e d’indurlo a discendere per visitare la natura umana, quando l’umanità giaceva in uno stato infelice e miserabile?”.


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Il Catechismo ci presenta 4 grandi ragioni:

Il Verbo si fece carne per salvarci riconciliandoci con Dio: “Egli ha amato noi e ha mandato il suo Figliuolo per esser la propiziazione per i nostri peccati” (1 Giovanni 4:10). “Il Padre ha mandato il Figliuolo per essere il Salvatore del mondo” (1 Giovanni 4:14). “Cristo è stato manifestato per togliere i peccati” (1 Giovanni 3:5).

Il Verbo si fece carne perché così noi conoscessimo l’amore di Dio: “In questo s’è manifestato per noi l’amor di Dio: che Dio ha mandato il suo unigenito Figliuolo nel mondo affinché per mezzo di lui vivessimo” (1 Giovanni 4:9). “Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna” (Giovanni 3:16).

Il Verbo si fece carne per essere nostro modello di santità: “Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime” (Matteo 11:29). “Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me” (Giovanni 14:6). In realtà, egli è il modello delle beatitudini e la norma della Legge nuova: “Che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati” (Giovanni 15:12). La conseguenza di questo amore è il dare se stessi, completamente (Marco 8:34).

Il Verbo si fece carne perché diventassimo “partecipi della natura divina”: “Questo è il motivo per cui il Verbo si è fatto uomo, e il Figlio di Dio, Figlio dell’uomo: perché l’uomo, entrando in comunione con il Verbo e ricevendo così la filiazione divina, diventasse figlio di Dio”. (Sant’Ireneo).

“Infatti il Figlio di Dio si è fatto uomo per farci Dio”. (Sant’Atanasio)

“L’unigenito Figlio di Dio, volendo che noi fossimo partecipi della sua divinità, assunse la nostra natura, affinché, fatto uomo, facesse gli uomini dei” (San Tommaso d’Aquino).

La fede nella reale incarnazione del Figlio di Dio è il segno distintivo della fede cristiana: « Da questo potete riconoscere lo spirito di Dio: ogni spirito che riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne, è da Dio » (1 Gv 4,2). È la gioiosa convinzione della Chiesa fin dal suo inizio, allorché canta « il grande mistero della pietà »: « Egli si manifestò nella carne » (1 Tm 3,16).

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Valerio Evangelista]

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