A poco più di un mese dalla visita di papa Francesco a Lund in Svezia (31 ottobre) – un evento che sta registrando un inedito interesse un po’ in tutta la Scandinavia – con la prevista celebrazione ecumenica in cattedrale presieduta da Bergoglio e dal presidente della Federazione luterana mondiale, Munib Younan e il successivo appuntamento all’Arena di Malmoe, un altro passo significato va a rinforzare ancor di più quella complessa trama delle relazioni ecumeniche tra la Chiesa cattolica e quella luterana. Un anticipo che aggiunge un ulteriore connotato di positività in vista delle celebrazioni del 500° anniversario della Riforma che a livello globale prenderanno inizio proprio con l’evento di Lund.
E’ di venerdì scorso infatti la presentazione a Monaco di Baviera di un nuovo documento ecumenico congiunto a firma della Conferenza episcopale cattolica tedesca (DBK) e del Consiglio della Chiesa Protestante in Germania (EKD). Il testo di 92 pagine, frutto di un lavoro avviato ancora nel 2012 (e che, almeno in parte, ha come precursore una pietra miliare come il documento «Dal conflitto alla comunione» pubblicato nel 2013 dal Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani e dalla Federazione Luterana Mondiale), è stato presentato con evidente soddisfazione dai due rispettivi presidenti, il cardinale Reinhard Marx, anche arcivescovo della diocesi bavarese, e il suo collega Heinrich Bedford-Strohm che hanno ribadito la precisa intenzione di commemorare insieme l’anniversario con «un grande evento ecumenico».
Degno di nota già il titolo «Risanare la memoria, testimoniare Gesù Cristo» che richiama, come spiegato a Monaco, tutta l’azione di carattere culturale e pedagogico messa in campo in Sudafrica al termine dell’apartheid. «Guarigione, risanamento o se vogliamo purificazione» inteso sia in riferimento alle reciproche ferite di questi 500 anni che a tutti quei passi del cammino ecumenico postconciliare non ancora concluso, ma soprattutto non sempre conosciuto e non assimilato pienamente nel tessuto connettivo delle rispettive comunità. In estrema sintesi il documento potrebbe essere definito «una Parola comune» hanno detto Marx e Bedford-Strohm: comune perché rappresenta la base teologica per le celebrazioni che prenderanno il via questo autunno in diverse località dell’intera Germania per concludersi il 31 ottobre 2017, anniversario della pubblicazione delle famose «tesi» da parte di Lutero e considerato, di fatto, l’inizio della Riforma (grande già l’attesa per l’evento congiunto previsto a Hildesheim nella Bassa Sassonia il 17 marzo prossimo vigilia della II domenica di Quaresima).
Ma comuni saranno anche le preghiere appositamente predisposte «insieme» da parte di cattolici e luterani.
Dopo una serie di anniversari caratterizzati da reciproche accuse, «questa volta sarà diverso» promettono Marx e Bedford-Strohm nella prefazione, «sarà un momento straordinario per le nostre comunità: dopo secoli di chiusure oggi c’è la volontà di perdonare e guardare al futuro».
A detta di alcuni commenti a caldo il testo (scaricabile dal sito della Conferenza episcopale tedesca) presenta un’impostazione rigorosa dal punto di vista storico per quanto riguarda la vicenda di Lutero: una vicenda tutta interna alla Chiesa cattolica assunta a livello politico (cf Dieta di Worms nel 1521) e collegata alle guerre di religione che hanno insanguinato l’Europa prima e dopo di lui. Conflitti così «profondamente radicati nella memoria collettiva» il cui impatto storico giunge fino ai giorni nostri, anche se «con il Vaticano II si è iniziato a respirare un’aria nuova».
L’impianto prevede una prima parte dedicata alla «cultura della memoria» con una descrizione delle diverse prospettive e reciproche ferite del passato e successivamente uno sguardo sui passi compiuti dal movimento ecumenico, senza tralasciare le ancora numerose questioni ancora aperte (come il nodo dell’eucaristia), ma il tutto in un’ottica di grande fiducia nel futuro («occorre resistere alla tentazione di prendere la propria identità come misura teologica»). Su questo si è concentrata gran parte della presentazione di Monaco: «Quello del 2017 sarà il primo anniversario nella storia celebrato insieme da parte di due chiese separate» hanno ripetuto con soddisfazione i due vescovi.
Ma c’è di più: in linea con tutta un’opera di rivalutazione e stima per la figura di Lutero (cf le parole di Bergoglio nella conferenza stampa sul volo di rientro dall’Armenia, «le sue intenzioni non erano sbagliate, era un riformatore» o il recente testo del cardinal Kasper Martin Lutero. Una prospettiva ecumenica, Queriniana, 2016), Marx ha sottolineato: «Come cattolici possiamo riconoscere in tutta onestà che la sua intenzione era quella di rinnovare la Chiesa cattolica non fondarne un’altra. Voleva attirare l’attenzione al Dio clemente e misericordioso e risvegliare la gente del suo tempo». «Occorre ammettere in tutta sincerità che i conflitti del passato oggi appaiono alquanto vergognosi» ha aggiunto il vescovo di Bedford-Strohm. «I pregiudizi per tanti anni radicati nelle nostre chiese potrebbero costituire un ostacolo alla riunificazione – spiegava il presidente dei vescovi cattolici di Germania – per questo è tanto più necessario affrontare insieme le vicende del passato e chiedere perdono a Dio oggi. Sono sicuro che il processo spirituale di guarigione della memoria e la reciproca riconciliazione consentirà di avvicinarci con sincerità e comprenderci l’un l’altro nelle rispettive posizioni. Una ferita può dirsi guarita, solo se, toccando, la cicatrice non fa più male … ».
Il processo di «guarigione della memoria» rappresenta una parte essenziale delle iniziative congiunte predisposte dalla EKD e dalla Conferenza episcopale tedesca per commemorare l’anniversario del 2017, un processo che, per volontà delle chiese, non dovrà essere limitato all’interno dei due gruppi, ma riversarsi nella società per assumere i connotati di un’autentica «riconciliazione» dell’intera società tedesca.
In quest’ottica le preghiere comuni (come quella solenne prevista ad Hildesheim) assumono un ruolo chiave e così pure il pellegrinaggio congiunto tra i membri dei due consigli di presidenza che si svolgerà dal 16 al 22 ottobre prossimo in Terra Santa, luogo d’origine dell’unica fede in Gesù Cristo.