Il «ministro degli Esteri» vaticano, monsignor Paul Richard Gallagher, ha partecipato a Potsdam (Germania) alla riunione informale dei Ministri degli Esteri dei Paesi dell’Organizzazione per la Sicurezza e per la Cooperazione in Europa (OSCE), tenutasi il primo settembre.
Lo annuncia un comunicato della sala stampa vaticana, spiegando che l’incontro è stato organizzato dalla Presidenza in esercizio tedesca, in vista della prossima ministeriale ad Amburgo (8-9 dicembre 2016), per dare impulso al dialogo politico tra i membri della stessa Organizzazione sulle sfide alla sicurezza europea e per trattare questioni rilevanti quali: i rifugiati e i migranti, la crisi ucraina e i «conflitti congelati», nonché il rafforzamento dell’OSCE.
Il giorno precedente, monsignor Gallagher, il cui titolo ufficiale è «segretario per i Rapporti con gli Stati», ha incontrato in serata, nella sede della nunziatura apostolica a Berlino, i responsabili dei Katholisches Buero presso le autorità federali e presso i singoli stati federali (Laender) guidati dal cardinale Reinhard Marx, arcivescovo Metropolita di Monaco e Frisinga e presidente della Conferenza episcopale tedesca.
L’indomani, Gallagher si è recato nella sede della Fondazione Konrad Adenauer incontrando i membri della Fondazione con i quali si è intrattenuto su vari problemi internazionali, sulla situazione della Chiesa cattolica in alcuni Paesi e sull’impegno della Santa Sede nel campo internazionale.
In seguito, ha visitato la sede del Parlamento federale tedesco ed ha incontrato il Presidente del Comitato per gli Affari Esteri del Bundestag, l’Onorevole Norbert Roettgen. Nel pomeriggio ha potuto incontrare il Presidente della Fondazione del patrimonio culturale prussiano (Stiftung Preussischer Kulturbesitz), Hermann Parzinger, e il direttore del Museo dell’arte islamica (Museum fuer Islamische Kunst), Stefan Weber, prendendo parte ad una visita al Museo, guidata da alcuni rifugiati siriani ed iracheni, preparati per essere guide, nel quadro del progetto «Multaka».