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Navarro-Valls: “Tra Madre Teresa e Wojtyla una sintonia straordinaria”

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Vatican Insider - pubblicato il 30/08/16
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Come fossero fratello e sorella. È il sentimento che Karol Wojtyla e Madre Teresa suscitavano, in chi li guardava, assieme nei tanti incontri che i due Santi hanno avuto durante il Pontificato di San Giovanni Paolo II. Che fossero tra i poveri morenti a Calcutta o nel Palazzo Apostolico, tra i due c’era sempre una sintonia straordinaria cementata dall’amore per Gesù e per il prossimo. Testimone di molti di questi incontri è stato Joaquin Navarro-Valls, per 20 anni direttore della Sala Stampa Vaticana. 

«C’era quest’unione straordinaria in queste due personalità enormi della nostra epoca, che erano così diverse una dall’altra per formazione, storia, biografia: erano completamente diverse! – dice a Radio Vaticana – C’era una comunità di intenti e di intesa straordinaria, che era evidente quando si vedevano fuori dagli atti ufficiali, nell’intimità dell’appartamento del Papa o quando nell’86, nel primo viaggio in India di Giovanni Paolo II, lo ha ricevuto a Kaligath, in quei due grandi stanzoni connessi con un tempio buddhista, in cui lei raccoglieva tutte le persone che incontrava nelle strade di Calcutta. C’era una grande comunione: si vedeva quand’erano insieme». 

Sulla scelta di papa Wojtyla, che dopo la storica visita a Calcutta volle che le Missionarie della Carità avessero casa anche in Vaticano, aprendo così «Il Dono di Maria», «intanto era qualcosa di inedito – spiega Navarro-Valls -: è venuto fuori durante una conversazione fra loro due in Vaticano. Quando poi il Papa ci ha riflettuto un po’ su ha detto: `Si faccia! Si può fare!´. Naturalmente era sorprendente! Era inedito che all’interno del Vaticano potessero essere accolte queste persone che stavano nelle strade, che dormivano per le strade, che non avevano famiglia, che erano malati. E così, si è inaugurato nel 1988: quindi proprio 2 anni dopo il viaggio del Papa in India». 

La canonizzazione, domenica prossima, di Madre Teresa, voluta da papa Francesco, «penso, anzi ne sono sicuro che sarà l’evento più `corposo´ – per dire così – più numeroso, con più riflessi in tutto il mondo di tutto l’Anno della Misericordia. Di questo non ho alcun dubbio! Il messaggio è quello di sempre: al centro della vita della Chiesa, e quindi della vita di tutti i cristiani, c’è la carità. Non sarebbe potuto essere altrimenti! La carità, come elemento che forma tutta la personalità, che dà senso alla propria esistenza e che serve per aiutare gli altri». 

«Ma c’è un secondo aspetto – aggiunge Navarro-Valls -: quando si parla del ruolo della donna nella Chiesa, a me viene sempre in mente Madre Teresa, che ha fatto questa grande opera, fino a diventare, controvoglia, un vero leader mondiale; questa donna piccola, questa donna che non voleva protagonismi personali: tutto questo lo ha fatto come donna, con la sensibilità di una donna, di una donna nella Chiesa, che ha ispirato la vita e l’operare di tanti vescovi, di tanti sacerdoti, di tanti cardinali all’interno della Chiesa» 

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