350 mila yuan, pari a circa 50mila euro: è l’ammontare di una raccolta di fondi realizzata in Cina a favore dei terremotati del centro Italia. Una raccolta “simbolica” in molti sensi, visto che a mettere insieme la piccola somma sono state comunità e fondazioni cattoliche della Repubblica popolare cinese.
L’iniziativa è stata coordinata da padre Giovanni Battista Zhang, responsabile di Jinde Charities, la maggiore rete caritativa cattolica cinese, che si è fatto interprete della commozione sollevata nelle comunità cattoliche cinesi fin dalle prime notizie sul terremoto.
Mercoledì scorso, all’ora della prima scossa – raccontano a Vatican Insider cattolici di Pechino – in Cina era già mattino inoltrato: fin da allora, tante comunità cattoliche pregano ogni giorno per le vittime del terremoto, seguendo l’invito di Papa Francesco. E già subito dopo le prime notizie sul disastro che ha colpito l’Italia centrale è cominciata tra i cattolici cinesi anche la raccolta fondi, come è avvenuto anche in occasioni di altre catastrofi naturali e umanitarie.
Sulla pagina Facebook di Jinde Charities sono state pubblicate preghiere, insieme alle istruzioni per fare offerte online, e alla foto di suor Mariana, l’immagine della religiosa stesa a terra e con la faccia insanguinata che fin dalle prime ore dopo il terremoto era stata rilanciata in tutto il mondo dai media e dai social network.
La cifra di 350mila yuan è stata raggiunta in un solo giorno, con il contributo consistente di molte diocesi: la diocesi di Nanchino ha messo a disposizione 50mila yuan, quella di Xiamen 30mila, quella di Chengdu 20mila, quella di Suzhou 50mila. Alla raccolta hanno aderito anche le diocesi di Xianxian e una fondazione legata alla diocesi di Shantou.
Adesso, l’intenzione è quella di far arrivare la somma raccolta a Papa Francesco attraverso il Pontificio Consiglio Cor Unum, «affinché questo piccolo gesto d’amore inviato dalla Cina» riferisce padre Zhang «possa aiutare il Vescovo di Roma a portare un po’ di conforto alle vittime a cui lui sempre riserva grande affetto e sollecitudine. Intanto noi – aggiunge il sacerdote cinese «continueremo a raccogliere altri fondi, per le necessità future».
Nel messaggio inviato per annunciare l’invio della piccola somma, il sacerdote ringrazia il Papa per il costante affetto da lui manifestato «per il popolo cinese e per i cattolici della Cina». E assicura che le Jinde Charities, «insieme con i cattolici cinesi e il clero di tutto il Paese, pregheremo per le vittime italiane, e le loro famiglie».