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Valdesi, il primo Sinodo che parte da Francesco

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Vatican Insider - pubblicato il 22/08/16
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Ci sono ospiti che hanno sorvolato l’oceano per raggiungere Torre Pellice. I più lontani arrivano dalla Costa d’Avorio e dagli Stati Uniti. Mentre uno dei 180 delegati deve fare una passeggiata di appena 50 metri da casa sua.  

Oggi alle 15,30 si riuniscono perché inizia il Sinodo annuale delle Chiese metodiste e valdesi, che si svolge come di consueto nel «capoluogo valdese». Durerà fino a venerdì. Tra i temi in discussione, le migrazioni e l’accoglienza, l’otto per mille, il Cinquecentenario della Riforma protestante, il cammino ecumenico. L’assemblea sarà l’occasione per fare il punto sui rapporti con la Chiesa cattolica dopo l’avvenimento che ha dato nuovo impulso al dialogo: quello del 5 marzo, la prima volta nella storia di una delegazione ufficiale delle Chiese metodiste e valdesi invitata dal Papa in Vaticano. Quell’incontro ha «ricambiato» la visita di Francesco nel Tempio di Torino del 22 giugno 2015, e ha rafforzato «la fiducia reciproca», assicura il pastore Eugenio Bernardini, moderatore della Tavola valdese.  

RAPPORTI CON I CATTOLICI

 

Infatti nell’ultimo periodo sono aumentate le iniziative con la Conferenza episcopale italiana (Cei): «Faremo un convegno sul protestantesimo», e «nelle diocesi si moltiplicano le azioni comuni». Inoltre, si stanno riaprendo «dossier rimasti nei “cassetti” da troppo tempo». Uno su tutti, quello dei «matrimoni tra cattolici e valdesi, con le relative liturgie ecumeniche, compreso il battesimo dei figli di quelle coppie». «Insieme alla Cei – spiega Bernardini – circa vent’anni fa avevamo sottoscritto un documento. Dopo c’è stata una “pausa”. Ora, può riprendere con forza l’assistenza pastorale ecumenica di queste famiglie». Questo riavvicinamento è sempre più necessario, per Bernardini: «Le diverse visioni teologiche tra protestanti e cattolici non si risolveranno in tempi brevi, ma viviamo un tempo in cui è più forte e urgente la nostra responsabilità di presentare la fede e l’impegno evangelico in modo rinnovato» e in un clima di maggiore armonia. 

DA DIVERSI CONTINENTI  

Il Sinodo si apre con un culto solenne nel tempio di via Beckwith. La predicazione è affidata al pastore Gianni Genre. Come ogni anno, ci sono ospiti da diversi continenti. Per la Cei saranno presenti monsignor Ambrogio Spreafico e don Cristiano Bettega. Particolare attenzione sarà dedicata al progetto-pilota dei «corridoi umanitari» promossi dalla Federazione delle Chiese evangeliche in Italia, dalla Tavola Valdese e dalla Comunità di Sant’Egidio, che hanno portato in Italia, attraverso un regolare volo di linea da Beirut, quasi 300 profughi, in larga parte siriani. La tradizionale «serata pubblica del lunedì», in agenda domani, ha per tema «Corridoi di speranza», sarà incentrata proprio su questa «buona pratica», che «vorremmo vedere replicata in altri paesi dell’area Schengen». Interverranno, oltre a Bernardini, Daniela Pompei della San’Egidio, Gad Lerner e il deputato Pd Luigi Lacquaniti». 

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