separateurCreated with Sketch.

I valdesi a papa Francesco “Non pensioni il suo vescovo”

whatsappfacebooktwitter-xemailnative
Vatican Insider - pubblicato il 18/08/16
whatsappfacebooktwitter-xemailnative

Domenica a Torre Pellice si apre il Sinodo delle chiese valdesi e metodiste. Un momento di confronto che da anni vede anche la presenza, in alcune sue fasi, della chiesa cattolica. Per il vescovo di Pinerolo, monsignor Pier Giorgio Debernardi, che il 20 marzo ha compiuto 76 anni, questo potrebbe essere il suo ultimo Sinodo.  

L’appello

«Papa Francesco ci ha abituato a dei grandi cambiamenti e visto che monsignor Debernardi ha ottenuto la proroga, potrebbe ancora rimanere e a noi questo fa molto piacere», precisa Eugenio Bernardini, moderatore della Tavola valdese. E incalza il vescovo: «Un conto è l’età prevista dal diritto canonico, altro discorso è la decisione del Papa. Io rimarrò alla guida della diocesi fino al 2017, poi vedremo».  

Il legame che unisce il vescovo al mondo valdese ha radici profonde e nasce nel Canavese ad Ivrea. A percorrere alcune tappe è il pastore valdese di Pinerolo, Gianni Genre, che è stato anche moderatore della Tavola valdese: «Ci siamo conosciuti quando ero pastore ad Ivrea, a cavallo fra gli Anni 80 e 90. Lui era vicario di monsignor Bettazzi. Un’amicizia vera, ci siamo sempre dati del tu e questo grazie anche al clima che Bettazzi aveva saputo instaurare. E quando nel 2000 sono stato eletto moderatore, monsignor Debernardi è venuto a Torre Pellice per abbracciarmi».  

L’accordo

Insieme hanno fatto un percorso che ha avuto diversi punti di unione e di condivisione, fra questi va ricordato l’accordo sui matrimoni interconfessionali, un lavoro complesso, seguito da una commissione paritetica della Conferenza episcopale guidata dal vescovo Ablondi di Livorno e da una commissione del Sinodo valdese. Monsignor Debernardi non si è limitato però ad essere testimone di questo importante accordo, ma è voluto andare indietro alle origini per raccogliere e documentare quello che accadeva prima alle coppie che avevano fedi diverse. Aggiunge il pastore Genre: «E adesso si sta lavorando su una liturgia ecumenica legata anche al battesimo, anche questo nell’ottica di trovare punti in comune». E poi guardando a un’altra tappa raggiunta da queste due chiese che confinano fra loro c’è lo scambio del pane e del vino.  

Lo scambio

Durante la veglia pasquale sono i valdesi ad entrare in duomo per donare il vino, all’indomani sono i cattolici che portano il pane durante il culto. E proprio su questa solidità di rapporti, che vede nella fratellanza l’elemento principale, si è caratterizzato il percorso pastorale di monsignor Debernardi: «Chissà se questo sarà veramente il mio ultimo Sinodo – dice sorridendo –, non è detto che non partecipi ancora al prossimo incontro con il mondo valdese. Anch’io ho dei bei ricordi che hanno segnato questo percorso di collaborazione, ne cito due: la visita di Papa Francesco il 21 giugno dello scorso anno al tempio valdese di Torino e l’incontro con il moderatore della Tavola valdese e alcuni pastori che si è svolto in Vaticano».  

BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Tags:
Top 10
See More