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10 consigli utili per mordersi la lingua e smetterla con i pettegolezzi

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Pildorasdefe.net - pubblicato il 18/08/16
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Dovremo rendere conto di ogni parola che esce dalla nostra boccaGesù ha detto che “la bocca parla dalla pienezza del cuore” e che dovremo rendere conto di ogni parola che esce dalla nostra bocca; e nel capitolo 3 San Giacomo ci esorta in modo chiaro ad usare la nostra lingua per onorare Dio.

Ecco dieci consigli utili da applicare a ciò che diciamo ogni giorno.

1. Prega lo Spirito Santo

Guarda gli apostoli! Erano scappati dopo la morte di Gesù, e Pietro arrivò addirittura a rinnegare Gesù. Ma dopo la prima Novena, cioè la Pentecoste, ci fu una radicale trasformazione. L’omelia di Pietro portò la conversione di 3000 persone! Come? Invocando lo Spirito Santo. Con una preghiera breve ma potente: “Vieni, Spirito Santo”.

2. Pensa

San Giacomo dice che dobbiamo essere “veloci nell’ascolto e lenti nel parlare”. Quindi evitiamo l’impulsività. Pensa prima di parlare! Quante volte abbiamo parlato spinti dall’emozione del momento, senza pensare, ferendo il nostro prossimo e dovendo poi pagarne le conseguenze? Pochi si lamentano di chi è in silenzio, molti di chi parla troppo.

3. La regola d’oro

Ricorda questa bella e potente frase di Gesù: “Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te”. Possiamo applicarla anche in merito al parlare: “Dì agli altri ciò che vuoi che essi dicano a te”.

4. Silenzio!

Le madri spesso insegnano questa lezione ai figli: “Se non hai niente di bello da dire, allora non dire nulla”. Ottimo consiglio!

5. Nervoso?

È meglio evitare di parlare quando siamo agitati. La cosa migliore da fare è ritirarsi nella propria camera, recitare parte del Rosario, e poi iniziare una conversazione tranquilla e serena. Quando c’è tensione, lo spirito maligno opera in noi e detta il nostro discorso.

6. Coraggio!

Impara a dire parole di incoraggiamento. Abbiamo tutti bisogno di parole di incoraggiamento, stima e sostegno. Io mi considero un “Barnaba”. Lui è stato uno degli ultimi Apostoli e il suo nome significa “figlio della consolazione”. Perché non formiamo un club dei “Barnaba”?

7. Chiedi scusa!

Quando ciò che dici ferisce il tuo prossimo, devi fare il pieno di umiltà e trovare il coraggio di esprimere due parole molto difficili: “Mi dispiace!” Shakespeare aveva ragione quando ha detto: «Errare è umano, perdonare è divino”

8. Fa’ letture spirituali

Potresti sentire un vuoto interiore e renderti conto di avere poche cose di valore da dire. Prendi l’abitudine di fare delle buone letture spirituali (almeno mezz’ora al giorno). Quei pensieri edificanti renderanno santo il tuo cuore e diventeranno parole con cui potrai santificare gli altri. In “La Contemplazione per giungere all’amore”, Sant’Ignazio sostiene che l’amore si esprime attraverso la condivisione! Perché dunque non condividere con gli altri i tesori spirituali del tuo cuore?

9. Ricorda la Santa Comunione

Ricorda che parliamo con la stessa lingua che nell’Eucaristia riceve il Signore dei signori, il Re dei Re. Che le nostre parole siano dunque coerenti con ciò che abbiamo ricevuto nella nostra bocca e nei nostri cuori.

10. Maria come modello

Guardiamo a Maria e chiediamo la sua potente intercessione per sostenerci quando parliamo. Immagina Maria mentre si rivolge a San Giuseppe, a Santa Elisabetta, a Gesù e agli altri. Quanto amore, attenzione, gentilezza, dolcezza, umiltà, discrezione e gioia in quelle parole! Sicuramente Maria, che ha detto “sì” alla Parola di Dio, ci darà la grazia di pronunciare ogni parola che esce dalla nostra bocca in modo chiaro, convincente e nella carità. “L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore”

 

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Valerio Evangelista]

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