Una sposa della Pennsylvania (Stati Uniti) che ha perso il padre dieci anni fa in modo tragico si è ritrovata a percorrere la navata al braccio dell’uomo che ha ricevuto il suo cuore.
Jeni Stepien non è riuscita a trattenere le lacrime quando ha abbracciato per la prima volta Arthur Thomas venerdì e ha sentito il cuore di suo padre battere dentro di lui.
“Riesci a sentirlo?”, le ha chiesto Thomas, come si vede in un video girato dalla rete televisiva di Pittsburgh KDKA. Jeni gli ha preso il polso e ha annuito in silenzio.
Il padre della ragazza, Michael Stepien, è stato ucciso nel 2006 durante un furto. Jeni aveva 23 anni. Dopo 24 ore in cui è stato tenuto in vita artificialmente, la famiglia ha accettato l’inevitabile e ha donato i suoi organi, ha riferito Jeni al The Huffington Post.
All’epoca Thomas, che la famiglia Stepien chiama “Tom”, aspettava da quasi dieci anni un trapianto di cuore nella sua casa del New Jersey.
“Sarebbe morto se non avesse ricevuto un nuovo cuore entro pochi giorni”, ha riferito Jeni all’HuffPost via e-mail domenica. “Tom ha ricevuto il cuore di mio padre nelle 48 ore successive”.
Il Natale successivo al trapianto, Tom ha scritto alla famiglia Stepien per ringraziarla per quello che aveva fatto.
Le due famiglie si sono tenute in contatto con lettere e telefonate nel corso degli anni, ma non c’era mai stato un incontro. Il matrimonio di Jeni ha offerto l’occasione ideale per realizzarlo.
“Quando il mio fidanzato mi ha chiesto di sposarlo, una delle prima cose che ho pensato è stata: ‘Ma chi mi accompagnerà all’altare?’ Non riuscivo a pensare a nessuno più significativo di Tom”, ha detto Jeni. “Il mio fidanzato mi ha suggerito di scrivergli una lettera, di modo che Tom non si sentisse costretto o pressato dalla mia richiesta”.
Qualche giorno dopo aver inviato la lettera, la ragazza ha ricevuto una telefonata. Tom ha accettato e venerdì si sono incontrati per la prima volta.
“Incontrare Tom è stato incredibile!”, ha confessato Jeni.
La decisione di invitarlo al matrimonio ha rallegrato tutta la famiglia, ha aggiunto. “Mia madre è rimasta molto colpita dall’idea, e credo che sia stato un gesto appropriato per onorare mio padre. So quanto era importante anche per lei e per mia sorella conoscere Tom”.
Jeni ha voluto condividere la sua storia sperando di inviare un messaggio a favore della donazione di organi.
“La donazione di organi può offrire una seconda opportunità. È un dono eccezionale, generoso e disinteressato, e sempre apprezzato da chi lo riceve”, ha concluso, sottolineando che veder rifiorire Tom ha aiutato la sua famiglia a lenire il dolore provocato dalla morte del padre.
[protected-iframe id=”b83d9f5c11e59b0f4a56b279e9d8bd6f-95521288-100397406″ info=”//delivery.vidible.tv/jsonp/pid=5688f66de4b040e17d991226/vid=57a69bb5c4d21f36a73fadf2/5688f5c1e4b0f2c97f395156.js” class=”vdb_player vdb_5688f66de4b040e17d9912265688f5c1e4b0f2c97f395156″]
[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]
LEGGI ANCHE: Sceglie di non partecipare alle Olimpiadi per donare un rene al padre